Mancano l’applicazione di etichette sui documenti presso gli uffici del Comune di Roma. Per questo motivo, è stato stanziato oltre mezzo milione di euro per ingaggiare incollatori di etichette e portatori di stilo e carte bollate.
Suona come una nota stonata ciò che è avvenuto qualche giorno fa, tra i corridoi del Comune di Roma. In questo momento, negli uffici dell’amministrazione capitolina lavorano ben 23.541 dipendenti. Non sempre i lavoratori operano in maniera instancabile, ma sarebbero emerse delle carenze che potrebbero non andare oltre. Per questo motivo, sarebbe partito un nuovo appalto da oltre mezzo milione di euro. Si tratta delle ricerca di alcuni impiegati qualificati per l’applicazione di etichette sui documenti e per la distribuzione del materiale di cancelleria.
Il problema, per il Comune di Roma, è l’incapacità di reperire tra gli oltre 23mila impiegati gente qualificata per questi incarichi. Il tutto nonostante ci siano diversi impiegati forti di un contratto a tempo indeterminato. Ecco allora che si ritiene necessario fare un investimento per reperire i soggetti necessari per riparare a queste falle. Un investimento da circa mezzo milione di euro che è stato stanziato lo scorso 12 ottobre, nell’ultimo incontro dei consiglieri comunali. Verranno scelti alcuni impiegati con delle specifiche “abilità”.
Si tratta di incollatori di etichette, portatori di stilo e carte bollate, distributori di numeretti a chi è in coda agli sportelli dell’ufficio Multe. Tutto è messo nero su bianco, nella determina della Centrale unica degli appalti di Roma Capitale. Sono stati stanziati ben 635mila euro, messi a bilancio per “il servizio integrato di ausilio agli uffici, all’archiviazione e alle attività dedicate al pubblico”. Questo servizio avrà la durata di tre anni e riguarderà le due sedi del dipartimento Risorse economiche, in via Ciappi e in via Ostiense.
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Nella determina si legge quali saranno le mansioni dei nuovi assunti a suon di euro. Dovranno occuparsi di consegna copie di atti, sistemazione di documenti, distribuzione di moduli o materiale di cancelleria. E poi ci saranno da fare altre cose, come l’applicazione di etichette su documenti e a fini inventariali, oppure lo smistamento della corrispondenza. Per non dimenticare la necessità inderogabile di distribuire la numerazione d’accesso presso l’ufficio multe del comune di Roma. Tutte mansioni per le quali si è ritenuto necessario uno stanziamento di denaro così largo.
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Ovviamente, di fronte a questa situazione il dubbio morale è davvero chiaro. Com’è possibile che, su oltre 23mila impiegati presenti in organico, il Comune di Roma abbia bisogno di altri dipendenti per svolgere mansioni di questa portata? Stando a quanto rende noto l’amministrazione comunale, questo bando viene avviato perchè “il servizio è indispensabile per garantire i più elevati standard qualitativi”. Ma siamo sicuri che tutto ciò è necessario?
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