Prosegue il processo di sperimentazione del vaccino italiano anti-Covid, secondo Conte a dicembre potrebbero arrivare le prime dosi.
Due mesi. Potrebbe essere questa l’attesa per il vaccino contro il Covid-19. Almeno stando alle parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che si è espresso sull’argomento durante l’anticipazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa “Perché l’Italia amò Mussolini (e come ha resistito alla dittatura del Covid)” in uscita il 29 ottobre da Mondadori Rai Libri.
Durante l’incontro con Vespa, il premier è rimasto ottimista e ha parlato addirittura di inizio dicembre: “Se le ultime fasi di preparazione (il cosiddetto ‘rolling value’) del vaccino Oxford-Irbm Pomezia-Astrazeneca saranno completate nelle prossime settimane, le prime dosi saranno disponibili all’inizio di dicembre“.
Infatti molti candidati impegnati nella creazione del vaccino sono nella fase tre e alcuni di essi hanno già inviato la documentazione alle agenzie del farmaco per l’analisi dei dati. Tra queste risulta a un buon punto del processo di sperimentazione il vaccino italiano Oxford-Irbm Pomezia-Astrazeneca, quello citato da Conte.
Tanto che qualche giorno fa il presidente dell’Irbm di Pomezia – il centro che ha sviluppato insieme all’università di Oxford il candidato vaccino prodotto da AstraZeneca – Piero Di Lorenzo, aveva spiegato che in assenza di problemi e intoppi “è ragionevolmente credibile che entro fine 2020 arriveranno nel Paese circa 3 milioni di dosi”.
Lo stesso ha ribadito il premier durante l’incontro con Vespa: “Già all’inizio avremo i primi due o tre milioni di dosi. Altri milioni ci arriveranno subito dopo. La Commissione europea ha commissionato ad Astrazeneca e ad altre società alcune centinaia di milioni di dosi“.
Anche nel mese delle festività natalizie, comunque, l’allerta dovrà restare alta. Il motivo è che il contenimento del virus avverrà solo dopo qualche mese di somministrazione del farmaco antivirale. “Penso che per contenere completamente la pandemia dovremo aspettare comunque la prossima primavera”, ha concluso Conte. Se tutto va bene, in un anno l’Italia si libererà dall’emergenza sanitaria.
A incrementare l’ottimismo del premier è l’intervista rilasciata all’agenzia di stampa Ansa da uno dei volontari che stanno partecipando al processo di sperimentazione del vaccino anti-Covid. Si tratta di uno psichiatra e geriatra di Terni che vive a Cambridge: Antonio Metastasio. Come raccontato dal paziente, recentemente si è sottoposto ad una nuova visita di controllo e il suo esito è stato positivo.
“Sto bene e la sperimentazione sta andando avanti, speriamo di avere risultati positivi quanto prima”, ha commentato. Il volontario ha poi raccomandato a tutti di seguire le norme per il contenimento della diffusione del virus senza allarmismi, in attesa del vaccino che lui stesso sta sperimentando. “In questo momento bisogna essere forti e uniti. Dobbiamo però anche pensare che il Covid non è la ‘peste nera’: è un nemico e dobbiamo resistere tutti insieme”, è il suo monito.
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