Sesso, droga e alcol nel sottomarino: altro scandalo nella Royal Navy

Uno scandalo a luci rosse è scoppiato in Gran Bretagna. Un ufficiale responsabile dei missili atomici della Hms Vigilant, uno dei più importanti sottomarini nucleari britannici, è stato trovato ubriaco sul posto di lavoro. Soltanto tre anni fa l’equipaggio del sottomarino era finito nel mirino per sesso e droga.

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La Royal Navy torna a far parlare di sé. L’equipaggio della HMS Vigilant, attualmente ormeggiato per manutenzione nella base militare statunitense di Kings Bay, in Georgia, è stato infatti nuovamente coinvolto in uno scandalo.

Vicecomandante ubriaco a lavoro

Il protagonista questa volta è il vicecomandante Len Louw, responsabile dei missili a bordo nonché di tutte le armi presenti nel sottomarino che formano il sistema di deterrenza nucleare del Regno Unito. L’alta carica dell’equipaggio si è infatti presentato sul posto di lavoro in condizioni pessime. Era visibilmente ubriaco e con sé, secondo quanto riportano i media britannici, portava un sacchetto con dentro dei rimasugli di un barbecue. In particolare, si sarebbe trattato di pollo alla griglia. Il capo dell’equipaggio lo ha rispedito a casa e ha aperto un’inchiesta sul suo comportamento.

L’aggravante è che quel giorno avrebbe dovuto compiere una missione molto delicata. Nel dettaglio, l’equipaggio avrebbe dovuto scaricare missili da circa 60 tonnellate ciascuno. Il vicecomandante era responsabile della manutenzione. Per questa ragione un altro membro dell’equipaggio ha spiegato che non aveva altra scelta che informare i superiori del suo stato.

È assolutamente sconcertante. E’ la persona responsabile del sistema missilistico Trident, Non ha rispettato i suoi doveri e non è difficile immaginare il peggio che sarebbe potuto succedere“, ha commentato un ex sommergibilista.

L’inchiesta

Len Louw è stato ritenuto “inadatto” all’incarico dai suoi superiori. Per questa ragione è stato mandato in Scozia, nella base navale dove normalmente opera. Sul suo comportamento è stata aperta un’inchiesta. Adesso, dunque, probabilmente lo attendono provvedimenti.

C’è un’inchiesta in corso e per questo sarebbe inappropriato fare ulteriori commenti“, ha commentato un portavoce della Royal Navy. “Qualora la condotta di un individuo non rispettasse gli alti standard che ci aspettiamo, non esiteremmo a prendere misure adeguate“. A proposito della serietà e del controllo del personale, inoltre, ha precisato: “Ci sono numerosi controlli di sicurezza e procedure per tutelare la sicurezza e l’utilizzo di armi a bordo di tutti i sottomarini“.

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Lo scandalo a luci rosse

Non si tratta, tuttavia, della prima volta che la HMS Vigilant mette in imbarazzo la Regina. Soltanto tre anni fa, infatti, uno scandalo a luci rosse aveva fatto ricadere l’attenzione sulla Royal Navy. Alte cariche dell’equipaggio erano state scoperte, nell’ottobre del 2017, ad avere rapporti sessuali con donne di prima leva. Lo scandalo era costato il posto ai membri dell’equipaggio coinvolti, in quanto il regolamento impone di non avere relazioni intime a bordo. Qualche mese dopo, invece, altri sottufficiali erano stati scoperti a sniffare droga sul posto di lavoro. Proprio a causa di questi due scandali lo storico sottomarino era stato soprannominato “HMS Sex and Cocaine”.

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Una settimana, invece, fa aveva fatto discutere anche la positività di un quarto dell’equipaggio al Covid-19. Una notizia che non fa scandalo se si pensa che la Florida è uno degli stati statunitensi più colpiti dal virus. Le modalità con cui essi sono stati contagiati, tuttavia, sono contestabili. È risaputo, infatti, che i membri della HMS Vigiliant sono soliti girovagare per i locali più frequentati della costa. “Sono stati gomito a gomito per settimane e i marinai fanno quello che fanno i marinai“, ha riassunto una fonte anonima.

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