Doveva essere un sabato sera di svago per un 18enne in compagnia dei suoi amici, che è stato però brutalmente aggredito ed è finito in coma
Si tratta di un 18enne di Lanciano, aggredito sabato sera e ora in coma indotto, si trova all’ospedale di Pescara dopo un intervento d’urgenza effettuato dalla Neurochirurgia.
Il 18enne quella sera, era in compagnia di una ragazza di 16 anni e un 26enne dietro il piazzale della vecchia stazione ferroviaria Sangritana-Tua, una zona che a quell’ora si trasforma in un luogo di bivacco. Loro stavano bevendo e si facevano compagnia in un sabato sera qualunque, ma poco distante c’era un altro gruppo, con alcuni minorenni. C’è stata prima una discussione accesa, gli sfottò, il parapiglia che si è trasforma poi in una rissa.
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Gli sono corsi dietro almeno in cinque, è stato prima minacciato e poi colpito con un pugno alla testa: un colpo fatale alla tempia. Il ragazzo prima ha barcollato poi è crollato a terra privo di sensi. Mentre avveniva tutto questo, gli amici dell’aggressore si preoccupavano di inseguire e colpire anche il 26enne, riuscito a divincolarsi e a sfuggire alla presa. Poi la fuga.
Il ragazzo colpito alla tempia, è stato soccorso dagli amici che l’hanno portato a casa. Visto che non si riprendeva in nessun modo, anzi, le sue condizioni si facevano più gravi, è stata chiamata un’ambulanza che ha portato il ragazzo – era circa l’una – al pronto soccorso del Renzetti. Lì i medici hanno così constatato la gravità delle lesioni in particolare del trauma cranico, ne hanno disposto l’immediato trasferimento all’ospedale di Pescara dove è stato operato d’urgenza a causa di un ematoma. Ora il giovane è in coma indotto, ma già ieri in serata ha dato qualche timido segnale di ripresa.
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I carabinieri di Lanciano, guidati dal maggiore Vincenzo Orlando sono stati allertati dai sanitari. I militari hanno ascoltato gli amici della vittima e hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza poste nella zona. Immagini che avrebbero già portato al riconoscimento degli aggressori. È attesa infatti una svolta per oggi. In città intanto la comunità è sconvolta a causa di questo ennesimo grave episodio di violenza. Il governatore Marco Marsilio ha parlato di «bruttissimo episodio». Così il sindaco Mario Pupillo: «Un fatto gravissimo che denota lo stato di disagio e di malessere di molti giovani che fanno ricorso alla violenza e al bullismo per prevalere. Sono fatti preoccupanti, che di solito – ha proseguito – hanno radici da ambienti devastanti, degradati e disgreganti. Ci stiamo mettendo in contatto con la famiglia del ragazzo, alla quale va tutta la nostra solidarietà. Ho dato mandato ai nostri legali di valutare la possibilità di costituire come parte civile il Comune di Lanciano».
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