Le ricerche e il test del Dna hanno dato la risposta che nessuno avrebbe voluto. Le ossa ritrovate in via Inghilterra a Grosseto erano proprio quelle di Enrico. Era scomparso il 14 settembre dello scorso anno.
La lunga attesa, durata oltre un anno, ha portato alla soluzione che nessuno voleva conoscere. I resti e le ossa trovate davanti al Diversivo, noto ritrovo in quel di Grosseto, sono proprio di Enrico Prosperi. L’uomo era scomparso dai radar di amici e parenti ormai oltre un anno fa. Era il 14 settembre del 2019 quando si sono perse per la prima volta le tracce dell’uomo di 53 anni, che era al centro delle ricerche da parte delle forze dell’ordine. E così, tredici mesi dopo quella data maledetta, è arrivata la tragica ma non inaspettata scoperta.
La notizia era circolata già nei giorni scorsi, si attendeva solo l’esito dell’esame del Dna. Le ossa che sono state trovate davanti al Diversivo hanno confermato le indiscrezioni che circolavano già da qualche ora. Purtroppo combaciano i dati relativi a Enrico con quelli emersi dallo studio del Dna. Erano stati due ragazzi di 20 anni a trovare quei frammenti di ossa e a segnalarli alle forze dell’ordine. E così, si è scoperto che Enrico Prosperi è morto ormai da diversi tempo. Fatale fu quel tragitto dall’autobus, dal quale era sceso in via Inghilterra, proprio verso il Diversivo.
Il fratello Umberto ha provato a fare il punto della situazione. E ha raccontato che quello era un tragitto che Enrico faceva abitualmente. Anche perchè svolgeva alcune attività giorno dopo giorno: “Conosceva bene quella strada perché spesso andava all’ospedale in autobus e scendeva a quella fermata. Non era in una zona per lui inconsueta, quando è sparito. Noi fratelli, abbiamo sperato fino all’ultimo che quelle ossa non fossero le sue e che Enrico fosse ancora vivo. Ora possiamo solo sperare di metterci l’anima in pace, anche se il dolore è immenso“.
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Mara, altra sorella di Enrico Prosperi, ha fatto capire che la brutta notizia era ormai nell’aria. “Ufficiosamente lo sapevamo già dalla scorsa settimana, ora sappiamo che quei resti sono di nostro fratello“, ha dichiarato ai giornalisti. E la donna ha fatto capire che ci sono sentimenti contrastanti, in questi giorni particolarmente duri per la famiglia. “Da una parte c’è la consapevolezza – ha proseguito – è quasi una consolazione ma il dolore nostro è profondo, ora vogliamo solo dare una degna sepoltura a Enrico, già all’inizio della prossima settimana“.
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Ora, però, come ha detto Mara Prosperi, bisogna organizzare il funerale di Enrico. Ed è ancora Umberto a prendere la parola, facendo capire che la cerimonia sarà calorosa, ma nel rispetto delle norme in vigore. “C’erano tante persone che gli volevano bene, tanti grossetani che non conoscevo e che in questi mesi mi hanno fermato per chiedermi notizie, per sapere se ci fossero state novità. Stiamo organizzando il funerale a Sterpeto, così se qualcuno vorrà venire, nel rispetto della normativa anti – Covid, potrà partecipare anche restando fuori dalla chiesa“.
