Marcello Mormile, dj e direttore artistico di 33 anni, è morto a causa di un infarto alla stazione tra una immensa folla di passanti. I soccorritori non sono riusciti a rianimarlo.
Il viaggio in treno, poi una fitta al petto. Questi gli ultimi istanti di vita di Marcello Mormile. Il dj e direttore artistico è morto su una banchina della stazione di Castelfranco in mezzo ad una folla di pendolari a causa di un arresto cardiaco. A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione. All’arrivo dei soccorritori del 118, probabilmente allarmati dai passanti troppo tardi, il cuore del trentatreenne si era già fermato.
Marcello Mormile era un volto noto della musica in Toscana. Era originario di Asolo ma era cresciuto a Vedelago, prima di trasferirsi a Firenze, dove adesso abitava. Il trentatreenne era un deejay e ricopriva il ruolo di direttore artistico del festival di musica elettronica Nu Fest. Insieme alla sorella Rebecca, inoltre, aiutava il padre, Giuseppe Momo Mormile, presidente della Veneto Jazz, nella gestione dell’associazione. In particolare, si occupava di promuovere le attività artistiche, musicali e culturali sui social media. La musica, oltre che una grande passione di famiglia, era diventata il suo mestiere.
Erano circa le 22.00 di sabato sera quando Marcello Mormile è arrivato alla stazione di Castelfranco per trascorrere il fine settimana insieme alla famiglia. Da poco, infatti, era andato a vivere da solo a Firenze. Dopo essere sceso dal treno, tuttavia, un malore lo ha colpito. Il giovane deejay si è accasciato su una banchina lontano dalle scale. Forse proprio per questo in pochi inizialmente lo hanno notato, senza prestargli immediato soccorso. Soltanto dopo qualche minuto un passante si è accorto del corpo disteso a terra e avvisa il capotreno. I soccorsi sono arrivati in fretta, ma per il trentatreenne non c’era ormai nulla da fare.
A lungo gli operatori del 118 hanno tentato di rianimare Marcello Mormile. Per circa venti minuti i medici hanno praticato al giovane il massaggio cardiaco. Poi, si sono dovuti arrendere. Il cuore del deejay aveva definitivamente smesso di battere. A stroncare la vita del trentatreenne un infarto fulminante. Gli esami autoptici dovranno chiarire, adesso, se il malore sia stato legato a qualche patologia cardiaca pregressa o altro, come una eventuale assunzione di farmaci.
“Forse – dice un testimone – se qualche passeggero lo avesse visto prima e fosse intervenuto direttamente, risparmiando qualche minuto prezioso, si sarebbe potuto salvare“. I carabinieri giunti sul posto hanno tuttavia escluso responsabilità di terzi. Il ragazzo inizialmente sembrava dormisse, tanto che era stato segnalato al capostazione come un senzatetto ubriaco.
La notizia della prematura morte di Marcello Mormile ha sconvolto in tanti. “Oggi non c’è musica“, questo il messaggio sulla pagina Facebook della Veneto Jazz, associazione di famiglia in cui il deejay lavorava.
Commovente il messaggio di cordoglio della mamma, Paola Cantini: “Cari amici, io sono la mamma di Marcello. So quanti siete che lo amate e lo apprezzatela sua solarità, la sua gioia di vivere, la generosità e soprattutto la profonda sensibilità. Il dolore che proviamo io, la sua adorata sorella e il suo papà è immenso, come il suo sorriso. E con la musica le chiacchiere e i viaggi, lui si appresta a intraprendere quello più importante. Vi abbraccio tutti forte“.
La salma del trentatreenne, dopo i consueti esami autoptici, verrà riconsegnata alla famiglia per l’esecuzione delle esequie.
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