Francesco Boccia ha parlato delle nuove norme riconoscendo la “grande collaborazione da parte di Regioni e enti locali”.
“Serve unità e responsabilità”: a parlare è Francesco Boccia, nel corso dell’incontro di oggi, riconoscendo la “grande collaborazione da parte di Regioni e enti locali” e spiegando che “su scuola, università e trasporti le proposte di regioni ed enti locali sono di buon senso”. Poi ha aggiunto: “All’incontro di oggi abbiamo voluto che ci fossero tutti gli attori in campo, dai ministri alle Regioni, agli enti locali, per uscirne più uniti e più forti Siamo in una fase nuova dell’emergenza sanitaria, con reti sanitarie più forti ma con tanti contagi in più e molti tamponi in più. Solo con la flessibilità e la responsabilità di tutti riusciamo a trovare soluzioni condivise. Su scuola, università e trasporti le proposte di regioni ed enti locali sono di buon senso e vanno nella direzione auspicata da tutti noi per tutelare al massimo salute, attività scolastiche e universitarie e funzionamento delle nostre città. Chi vive le complessità quotidiane dei territori merita il massimo dell’ascolto”.
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Nuovo Dpcm: le regole da seguire
Dopo un’altra giornata con nuovi contagi oltre la soglia 10mila il governo si prepara a varare ulteriori misure per il contenimento della nuova ondata da coronavirus. Oltre al rafforzamento del “lavoro agile” tra le misure allo studio del governo dovrebbero esserci:
- Chiusura di tutti i locali dalle 22 o dalle 23;
- Divieto di praticare sport amatoriali di contatto;
- Quotata anche la chiusura delle palestre e delle piscine, nuovo mezzo di diffusione del contagio;
- Rafforzamento degli orari scaglionati per le scuole. Rimarrebbe fuori dal nuovo decreto la chiusura delle scuole, anche se lo stesso comitato tecnico scientifico raccomanda la didattica a distanza almeno per le scuole superiori.
Intanto si avvicendano le dichiarazioni della politica sull’argomento. «La situazione si sta aggravando, ma siamo ancora in tempo per prendere misure serie e mirate a ridurre la crescita esponenziale della curva dei contagi di questi ultimi giorni, innanzitutto ascoltando la comunità scientifica» ha detto il capo politico del M5s Vito Crimi secondo il quale servono «subito comunque misure più restrittive che ci consentano di contenere la crescita» della diffusione del virus. Conte parlerà probabilmente il 18 ottobre alla popolazione per spiegare le nuove misure prese. Lo confermano fonti di Palazzo Chigi, le quali smentiscono le anticipazioni sul nuovo DPCM che stanno circolando in queste ore; molte indiscrezioni “sono false”, e “le uniche misure veritiere saranno quelle contenute nel DPCM che verrà emanato non appena definito il quadro di intervento”.
Giuseppe Conte, quindi, interverrà in conferenza stampa – probabilmente nel tardo pomeriggio di domenica 18 ottobre – subito dopo l’approvazione del DPCM per fare chiarezza a riguardo e per spiegare le motivazioni che hanno portato il Governo ad introdurre ulteriori restrizioni per contrastare la ripresa dei contagi.