Il Consiglio dei Ministri avvenuto nella notte ha dato il via libera alla manovra da 40 miliardi. Oltre allo stop alle cartelle esattoriali, ci sarà il rinvio della plastic tax e della sugar tax.
È arrivato nella notte l’ok per la nuova manovra di bilancio da parte del Governo. Si è svolto un Consiglio dei Ministri straordinario che ha sbloccato l’empasse per un impegno da 40 miliardi di euro complessivi. Al suo interno ci sono una serie di decreti legge che, oltre al flusso di denaro di cui sopra, darà respiro agli italiani sul piano fiscale. Proprio così, nel testo della manovra è stato deliberato lo stop delle cartelle esattoriali fino al 31 dicembre di quest’anno, in base a un decreto presente all’interno del nuovo lavoro messo in piedi dall’esecutivo.
La legge di bilancio ha dunque effettuato il suo primo step, ovvero l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri. Dopodichè si attende l’approdo al Parlamento Europeo da parte del Documento programmatico di bilancio. Ciò avverà con qualche giorno di bilancio rispetto alla deadline inizialmente fissata per il 15 ottobre. A questo documento si allegherà un altro decreto legge, che servirà per prorogare la cassa integrazione da Covid per le imprese. Questa sarà consentita, così come il rinvio delle cartelle esattoriale, fino al 31 dicembre 2020.
Tornando ai numeri di questa nuova manovra di bilancio, ci sarà una suddivisione quasi equa dell’impegno del Governo. Sono 23 i miliardi stanziati in deficit in base a quanto si è stabilito dal Consiglio dei Ministri. Gli altri 17 miliardi verranno stanziati grazie agli aiuti emessi dall’Unione Europea. La manovra ha subito una brusca accelerata dopo la nuova impennata di contagi da Covid-19. Il timore di un ulteriore aumento dei casi è dietro l’angolo, così l’approvazione del testo della riforma è giunto alla sua fase cruciale, per paura di nuove chiusure mirate.
Manovra di bilancio: cosa accadrà
Come abbiamo detto, il decreto legge fiscale dovrebbe estendere fino alla fine del 2020 la sospensione di versamenti di somme dovute da cartelle di pagamento. A ciò si aggiunge lo stop agli accertamenti esecutivi e ai pignoramenti di stipendi e pensioni. Inoltre, come detto, è previsto anche lo stop dell’invio delle cartelle esattoriali. In realtà, dalla giornata di domani era previsto il via, da parte dell’agente di riscossione, dell’invio delle cartelle ai contribuenti in debito con il fisco. Questo genere di attività partirà solo all’inizio del 2021.
Tra le altre cose, il Consiglio dei Ministri avrebbe dato lo stop anche ad altre due pratiche. Si tratta dell’applicazione della sugar tax e della plastic tax. Queste due tasse avrebbero dovuto prendere il via dal 1° gennaio 2021. Questo è stato forse il momento più duro nell’incontro tra le forze della maggioranza, visto che Italia Viva ha chiesto l’abolizione di questi due provvedimenti. La minaccia era quella di non firmare il Documento programmatico di bilancio. Alla fine si è giunti a un compromesso, con il rinvio dell’applicazione delle due tasse.
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Ma come abbiamo detto, nella nuova manovra di bilancio ci saranno anche altre applicazioni oltre alla sospensione di tasse e cartelle esattoriali. Ci sarà in allegato anche un decreto legge collegato necessario per anticipare alcune misure anti-Covid. Tra queste ci sarà la proroga della Cig Covid e le nuove regole per ampliare e rafforzare il regime di smart working. Quest’ultimo potrebbe arrivare anche al 70-75% del monte ore settimanale di lavoro. È in arrivo anche il finanziamento di un’altra trance da 18 settimane di cassa integrazione con agevolazioni per le imprese.
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Tra le altre misure previste dalla nuova manovra di bilancio, c’è anche quella legata all’assegno unico per i figli. Verrà finanziato in un primo momento con 3 miliardi di euro e partirà anch’esso il 1° luglio 2021. Verrà confermata anche la copertura strutturale del taglio del cuneo fiscale per i redditi tra 28mila e 40mila euro. A ciò si aggiunge anche la decontribuzione al 30% per le imprese del Meridione, oltre a ulteriori sgravi fiscali per le assunzioni di giovani e donne. Al vaglio anche alcune agevolazioni per settori in crisi come turismo, ristorazione e spettacolo.