Una donna barese di appena 40 anni è morta dissanguata, sotto gli occhi increduli della figlia di dieci anni. Ha perso una grande quantità di sangue mentre cercava di iniettarsi una dose di droga.
Ancora una tragedia è avvenuta nel nostro Paese, e alla sua base c’è il desiderio di assumere droga. Questa volta, a perdere la vita è stata una donna di appena 40 anni, che al di là della sua giovane età aveva una figlia da mantenere. E proprio la bambina di appena dieci anni ha assistito, suo malgrado, a una scena che sarà difficile da cancellare dalla sua mente. La propria mamma che giace sul pavimento del loro appartamento, dopo aver perso una ingente quantità di sangue. E a nulla sono serviti i tentativi di soccorso da parte degli uomini chiamati a gran voce.
Il cadavere della donna di appena 40 anni è stato ritrovato sul suo letto, nella casa di Bari in cui abitava. È stata trovata, come detto, circondata da una pozza di sangue, mentre in altre stanze della casa c’era, oltre alla figlia, anche il suo compagno. I.R., queste sono le sue iniziali, si era provocata un taglio all’altezza dell’inguine. E come si è evinto dalle prime indagini, lo aveva fatto per riuscire a inettarsi una dose di droga. Il tutto in un punto delicato ma comunque nascosto, per non farsi beccare dalla sua famiglia.
La recisione è stata provocata da una siringa, all’interno della quale era per l’appunto presente la dose letale. Nel tentativo di creare il buco con l’attrezzo, la 40enne ha purtroppo centrato l’arteria femorale. Da lì in poi è stato solo dolore, visto che quella è una delle vene che trasporta la maggiore quantità di sangue in quella zona del corpo. Le urla di dolore della donna sono arrivate nelle altre stanze, dove si trovavano la figlia di 10 anni e il compagno. Proprio quest’ultimo ha chiamato a gran voce i soccorsi e le forze dell’ordine.
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L’uomo è il compagno della donna rimasta senza vita, ma non il padre della bambina, in quanto fidanzato con la 40enne dopo la separazione dal primo marito. La sua chiamata al 118 ha ricevuto risposta immediata, con i soccorritori che hanno fatto tutto il possibile per tamponare la ferita e risvegliare la donna. Resta solo da capire – ma potrebbe essere ininfluente ai fini delle indagini – se il compagno si trovasse già in casa al momento dei fatti, o se sia arrivato in un secondo momento. Tanto che i carabinieri giunti sul posto lo hanno subito interrogato.
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Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero del Tribunale di Bari, Savina Toscani. Si sta cercando di ricostruire l’esatta dinamica degli eventi che hanno portato alla morte della donna di 40 anni per dissanguamento. Un episodio causato dalla sua voglia di farsi una dose di droga, in un punto in cui non poteva essere beccata. E stando ai primi accertamenti sembra che la 40enne e il suo compagno fossero abituati a consumare sostanze stupefacenti. Nel frattempo il padre della bambina di 10 anni si occuperà di tenere in custodia la figlia.