Alessandro Cecchi Paone oggi è tra gli opinionisti di punta della seconda parte di Mattino Cinque, programma al quale prende parte quasi ogni giorno lo studioso. Cecchi Paone, in diretta durante la seconda parte dello show, si è lasciata andare a un commento circa il caso dei fratelli Lello e Angela.
Le telecamere di Mattino Cinque continuano a essere puntate sul caso di Lello e Angela, i due fratelli che vivono in una casa in condizioni fatiscenti nel cuore di Bari e per i quali la redazione dello show hanno deciso di mettersi in gioco e fare in modo che si possa intervenire in modo tempestivo e fare in modo che le loro condizioni possano cambiare.
A commentare il tutto è stato anche Alessandro Cecchi Paone che ha ammesso di provare una profonda tenerezza nei confronti dei due fratelli.
La vita nel degrado di Lello e Angela
In queste ultime settimane le telecamere di Mattino Cinque si sono concentrate sul racconto della storia e delle condizioni di degrado in cui vivono Lello e Angela nella loro casa nel cuore di Bari.
L’abitazione in questione è stata definita una ‘casa/stalla’ e con tanto di escrementi di topi e non solo, dato che qui sarebbero state trovate anche delle carcasse di alcuni animali domestici avrebbero avuto in casa. Attraverso il dialogo e la collaborazione delle istituzioni, un’azienda specializzata a breve effettuerà la disinfestazione e sanificazione del luogo.
Alessandro Cecchi Paone: “Sono contento”
A commentare in modo positivo i grandi risultati ottenuti da Mattino Cinque per quanto riguarda la storia di Lello e Angela sono stati gli opinionisti ospiti del programma.
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In particolar modo, a esprimersi in modo positivo è stato Alessandro Cecchi Paone che si è congratulato con la redazione che ha collaborato in modo eccellente con le autorità e istituzioni:
“Sono contento soprattutto per Angela, che sembra un folletto con questo cappellino in testa, questo occhio spaurito, questa piccolezza fisica che la caratterizza… sono molto contento anche che si stia facendo questo sforzo congiunto per evitare il trattamento sanitario obbligatorio e lo spostamento forzato, come in alcuni casi bisogna fare”.
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