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Cronaca

Venezia, torna l’acqua alta: Mose sollevato, ma i costi sono elevati

L’acqua torna ad essere alta a Venezia e il Mose viene attivato per la seconda volta. Il sistema di dighe è indispensabile per contrastare la marea, ma i costi sono elevati.

Il Mose era entrato per la prima volta in funzione lo scorso 3 ottobre e, a distanza di due settimane, torna a contrastare l’alta marea. Nella laguna di Venezia, infatti, quest’oggi era previsto un picco di 130 centimetri. Grazie al sistema di dighe, invece, come annunciato dal Centro previsioni del Comune, l’acqua è stabile in città tra i 60 e 65 centimetri. Soltanto nella zona di Chioggia si registrano una decina di centimetri di acqua in più a causa del forte vento di Bora. Non si è ad ogni modo verificato nessun allagamento.

I costi del Mose

La realizzazione del Mose ha avuto un costo di circa 5.500 milioni di euro. La singola movimentazione del sistema, invece, si aggira intorno ai 300 mila euro. Malgrado i costi siano elevati, dunque, il Provveditorato alle Opere pubbliche ha dato il consenso oggi ad un nuovo importante test. Le paratoie, alle 9.00 di questa mattina, erano già state alzate con successo. L’operazione di innalzamento è durate 50 minuti e, al termine di essa, la marea era stata contrastata. Terminato il lavoro le 78 paratoie torneranno nella posizione di riposo.

Ore 9.18 la Città è all’asciutto. Tutte le paratoie sono in funzione. Ore 10.45 è previsto un picco almeno di 135 cm perché la bora è in rinforzo. Si prevede di abbattere verso le 13.30 e riaprire i canali verso le 15.30“, ha scritto su Twitter il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.

I problemi legati alla manutenzione

Dopo i primi test del Mose sono stati rilevati alcuni problemi relativi alla sabbia e altri sedimenti che a causa dei gorghi di corrente vengono risucchiati nelle insenature delle paratoie. Le paratoie situate a Treporti (noto anche come Punta Sabbioni proprio per l’elevata presenza di sabbia) hanno già manifestato alcune difficoltà a riposizionarsi nei rispettivi cassoni d’acciaio, mentre in altri punti non sorgono problemi.

La sabbia viene dunque eliminata tramite il lavoro di alcuni sub che utilizzano potenti spruzzatori d’acqua, ma l’operazione è lenta. Se il problema dovesse estendersi a gran parte delle 78 paratoie dunque si dovrebbe trovare una soluzione definitiva e immediata, che tuttavia risulterebbe molto costosa.

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Intanto, non mancano le perplessità anche relativamente alla manutenzione delle cerniere d’acciaio su cui ruotano le paratoie del Mose e dei fianchi delle paratoie stesse.

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