Si è venuta a creare una coalizione bipartisan da parte di alcuni gruppi cristiani. Il tam tam è partito grazie a uno spot televisivo. Donald Trump viene accusato di sfruttare la fede cristiana per il proprio scopo elettorale.
Non c’è davvero pace per Donald Trump, che deve affrontare un problema dopo l’altro. Il presidente degli Stati Uniti è reduce da un ricovero dopo la positività al Covid-19, anche se gli ultimi eventi lo hanno mostrato del tutto noncurante della situazione. Anche perchè dal suo ultimo comizio elettorale arrivano immagini tutt’altro che edificanti: lui che si presenta sul palco senza mascherina e si definisce come Superman, ma anche i suoi sostenitori tutti accalcati e senza dispositivi di protezione. Ma il nuovo problema che riguarda Trump è di ben altra fattura.
Stiamo parlando di un gruppo, che ha assunto la denominazione di “Pac – Not Our Faith“. Si tratta di una vera e propria coalizione composta da rappresenti di alcuni gruppi di matrice cristiana. Non ci sono colori politici o schieramenti a comporre questa nuova associazione, che non guarda alla politica ma al modo in cui Donald Trump sfrutta (questo è il termine propriamente usato) la parola del Cristianesimo. Il gruppo ha deciso di diffondere la propria indignazione attraverso una campagna pubblicitaria per la TV e per i media digitali, costata diverse migliaia di dollari.
Il primo annuncio della Pac verrà pubblicato nello Stato del Michigan e della Pennsylvania. L’obiettivo è quello di contrastare l’operato dell’attuale presidente degli Stati Uniti, il quale sostiene di avere il pieno appoggio degli americani cristiani. Secondo i principali esponenti del gruppo, il candidato del partito repubblicano cercherebbe la salvezza proprio nell’appoggio dei cristiani. Tuttavia, come viene riportato dalla stessa organizzazione, “la verità è che Trump ha bisogno dei cristiani per salvare la sua campagna agitata“. E ovviamente il gruppo non ci sta.
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Così si parte dall’attacco alla foto scattata fuori dalla chiesa di St.John a Washington durante le manifestazioni per la morte di George Floyd. Una foto che è stata preceduta dagli scontri tra polizia e manifestanti, con lancio di lacrimogeni per scortare il passaggio di Trump. E poi c’è l’attacco nei confronti del partito repubblicano, derivante dalla candidatura alla Corte Suprema di Amy Coney Barrett. Anche in quel caso, il partito di riferimento del presidente avrebbe provato a contare sull’appoggio della frangia cristiana più fervente.
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Ci sono diversi soggetti di spicco alla base del progetto dell’associazione Pac. Tra questi emerge la figura di Michael Wear, ex consigliere religioso durante l’amministrazione Obama, e Autumn Vandehei, che ha collaborato al fianco dell’ex leader repubblicano Tom DeLay del Texas. In particolare, Wear ha sottolineato l’importanza assunta dal voto dei cristiani nella precedente tornata elettorale. “Trump ha vinto il 2016 con un sostegno senza precedenti da parte degli evangelici bianchi e dei cattolici – ha dichiarato – . Crediamo che il sostegno degli americani cristiani sia importante per queste elezioni“.
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