Una multa da oltre 11mila euro ciascuna quella ricevuta da tre studentesse che hanno deciso di organizzare una festa con 100 persone a Norwich, nel Regno Unito. Una festa illegale, visto che le regole anti-Covid applicate nel paese prevedono il divieto di organizzare riunioni per gruppi di più di 30 persone.
Tre studentesse, una festa, 100 invitati e 11mila euro di multa da pagare, a testa. E’ quanto avvenuto a Norwich, nel Regno Unito, dove tre ragazze (una 19enne e due ventenni) avevano deciso di dare una festa in casa con ben 100 partecipanti, in totale spregio delle norme anti-Covid, che invece proibiscono riunioni per gruppi di più di 30 persone. Le tre ragazze, studentesse alla University of East Anglia, si troveranno ora a pagare un conto salatissimo per aver violato ogni protocollo di contenimento del virus, in primis il mancato rispetto del distanziamento. Come riportato dall’Independent, i rumori provenienti dalla festa hanno insospettito la polizia che avrebbe deciso di recarsi sul posto, nella notte tra sabato e domenica scorsi. A quel punto l’interruzione della festa, la dispersione dei partecipanti e la multa alle organizzatrici. A voler prendere provvedimenti, ora, sarebbe anche la loro università, che in una nota afferma: “Approviamo in pieno l’operato della polizia. Gli studenti, come chiunque altro, devono rispettare la legge ed essere sottoposti alle stesse sanzioni quando la infrangono. Abbiamo diffuso periodicamente delle regole di condotta per gli studenti, fuori e dentro il campus, e siamo pronti a valutare anche azioni appropriate da parte nostra. I nostri studenti, nella maggior parte dei casi, si stanno comunque comportando in modo responsabile”.
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Intanto da Norwich a Roma, l’antifona sembra sempre la stessa: aumento dei contagi e conseguente aumento dei controlli. E’ quanto è stato predisposto anche nella capitale a seguito del nuovo Dpcm, che produrrà un vigoroso rafforzamento della sorveglianza. A Roma torna in azione anche l’esercito, con i militari dell’operazione Strade sicure che dovrebbero concentrarsi nelle zone più frequentante, a ridosso dei locali. Una stretta dovuta a una forte preoccupazione per il numero di contagi romani e laziali, che ha portato il prefetto di Roma Matteo Piantedosi a riunire il Comitato provinciale per la sicurezza pubblica. La linea sembra chiara: i partecipanti del comitato parlano di controlli serrati. In prefettura garantiscono: siamo pronti a far scattare maggiori servizi con un più largo dispiegamento di polizia, carabinieri, vigili urbani.
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In questo quadro, la Municipale si occuperà di far rispettare gli orari di chiusura anticipata per i bar e per i ristoranti (prevista a mezzanotte) e l’impossibilità di sostare nei pressi del locale dalle 21. Per quanto riguarda le feste in casa, impossibile agire direttamente su queste ultime, anche perché non si tratta di un vero e proprio divieto ma di una raccomandazione. L’unico intervento possibile sarebbe quello in caso di segnalazioni per schiamazzi.