Omicidio Lecce, il killer: avevo istinti omicidi anche nei turni in ospedale. Una pulsione reiterata quella di Antonio De Marco
“Istinti omicidi anche durante i turni di tirocinio in ospedale tenuti nei corsi di Scienze infermieristiche“. A quanto pare non si tratta di un sentimento isolato ma di una pulsione reiterata nel tempo che poi lo ha portato a compiere realmente il delitto. È quanto ha rivelato il killer Antonio De Marco, 21 anni, di Casarano, durante i colloqui avuti in questi giorni in carcere con psichiatri, psicologi e col cappellano. Colloqui il cui scopo era far luce sull’omicidio che ha sconvolto il Salento.
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Vi ancora molte ombre sull’omicidio, molti punti da chiarire. Tra questi, la frase “caccia al tesoro”, trovata negli appunti di De Marco, frase che non ha trovato risposta. A quanto pare dall’appartamento di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, l’assassino avrebbe voluto prendere qualcosa, forse un oggetto simbolico.
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Nonostante ricostruire l’omicidio sia difficile durante i colloqui qualcosa sta venendo fuori, ma Antonio De Marco non ha ancora rivelato la ragione per cui ha deciso di portare via la vita con 75 coltellate ai due giovani fidanzati con cui aveva vissuto per un periodo e con cui non c’erano stati dissidi evidenti.
Il killer non sembra neppure intenzionato a spiegare gran parte del contenuti dei cinque foglietti persi mentre fuggiva. Quei foglietti che hanno consentito agli inquirenti di individuarlo come il killer di Daniele ed Eleonora.