Il Governo esclude il lockdown, ma per Crisanti si dovrà fare a Natale

Il virologo di Padova Andrea Crisanti ha fatto la sua previsione: se la curva continua a salire ci sarà un nuovo lockdown a Natale.

Il Governo esclude il lockdown, ma per Crisanti si dovrà fare a Natale
Andrea Crisanti, virologo dell’università di Padova. Credit: Facebook

Festività in quarantena. Questa la previsione del virologo dell’università di Padova Andrea Crisanti, che ha illustrato la sua opinione ai microfoni di Studio 24, su Rainews. Il professor ha citato la decisione della Gran Bretagna, dove è stato imposto un lockdown durante le vacanze scolastiche.

“Credo che un lockdown a Natale sia nell’ordine delle cose”, ha detto Crisanti. E ha spiegato il motivo delle sue parole: “Si potrebbe resettare il sistema, abbassare la trasmissione del virus e aumentare il contact tracing. Così come siamo il sistema è saturo”.

La situazione dei trasporti

Poi il virologo è passato al dibattito in corso sui trasporti: i mezzi sono sovraffollati e per snellire il numero di utenti si è perfino parlato di ripristinare la didattica a distanza per eliminare la percentuale di studenti che vanno a scuola con i mezzi pubblici.

“I mezzi affollati sono una situazione che favorisce il contagio. Una cosa che si potrebbe fare è obbligare i passeggeri a indossare mascherine chirurgiche e vietare l’ingresso con mascherine fai da te. Avrebbe più effetto che discutere se diminuire la capienza”, ha detto, senza fare riferimento all’ipotesi della scuola a distanza avanzata da alcuni governatori regionali.

Le misure del governo

Il professore ha poi parlato di buonsenso per quanto riguarda le misure restrittive varato dal Governo nel nuovo Dpcm. “L’impatto che le misure adottate dal Governo avranno lo sapremo tra un paio di settimane. Sono misure di buonsenso che hanno un impatto sulla qualità della vita, penso che dovremmo invece concentrarci sulla capacità che abbiamo di bloccare la trasmissione del virus sul territorio”.
Il problema, tuttavia, secondo il virologo è che le misure vengono prese per rimediare ai danni del virus e non per anticiparli. Bisognerebbe, dice Crisanti, cambiare l’impostazione delle norme. È vero che non c’è un manuale per affrontare la pandemia ma dalla prima ondata avremmo dovuto imparare molte cose, ha aggiunto.

I contagi

Nel frattempo i contagi sono saliti a 5.901 e, stando a quanto aveva riferito l’Oms in passato, oltre i 5 mila casi è quasi impossibile fare il tracciamento del virus. A questo proposito Crisanti fa un esempio su quello che sta accadendo in Veneto: “In Veneto abbiamo avuto 366 casi e 360 isolamenti, ogni caso genera almeno 10-15 contatti quindi avremmo in isolamento almeno 5mila persone”.

Il Governo esclude il lockdown, ma per Crisanti si dovrà fare a Natale
Screenshot dal sito della Protezione Civile. Credit: opendatadpc.maps.arcgis.com

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