Carlo Calenda, leader di Azione, non ha sciolto la riserva sulla propria candidatura a sindaco. Ma alcuni indizi sembrano parlare chiaro. Intanto, il segretario del Partito democratico di Roma, Andrea Casu, ha convocato per oggi un vertice per cominciare a discutere delle elezioni comunali che si terranno in primavera.
Sarà un vertice pieno di dubbi da sciogliere, quello del PD, che si terrà oggi pomeriggio. A convocarlo, il segretario dem romano Andrea Casu per cominciare a discutere delle elezioni comunali che si terranno in primavera. Per ora, infatti, sembra che all’orizzonte non ci sia nessuna ipotesi di alleanza con il Movimento 5 Stelle e non ci sarebbe, tra l’altro, neanche nessuno pronto a farsi onere della carica. Insomma, nessun big candidato e l’appello di Nicola Zingaretti, che pure ci aveva provato, è rimasto inascoltato. Ma il vero nodo da sciogliere è l’incognita Carlo Calenda. Su di lui, infatti, sono puntati gli occhi perché proprio Calenda potrebbe essere un jolly da giocare e, probabilmente, anche vincente. La sua riserva sulla candidatura non è ancora stata sciolta, ma un indizio al riguardo è dato dal fatto che al vertice dovrebbe partecipare la delegata di Azione, la consigliera municipale Flavia De Gregorio. D’altro canto, la coalizione del PD di Roma scalpita per avere l’ex Ministro.
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L’appoggio di Italia Viva
Cosa farà, quindi, Carlo Calenda? Accetterà le primarie? Stando ad alcuni sondaggi di Repubblica, verrebbe votato dal 50 per cento del popolo. E l’appoggio, Calenda potrebbe trovarlo anche da Italia Viva. Anche senza il PD, insomma, il nuovo partito di Matteo Renzi gli darebbe forza. Il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, ha infatti in più occasioni elogiato la personalità di Carlo Calenda aprendogli le porte. Anche Davide Faraone, di Italia Viva, ha dichiarato che il partito di Renzi sarebbe pronto ad appoggiare il leader di Azione: “Ho detto che la candidatura di Calenda sarebbe una manna dal cielo per Roma e lo ripeto. Lascio che Carlo Calenda rifletta, ma so che è la persona giusta. Spero davvero che si decida e che sia sostenuto senza se e senza ma dal Pd: sarebbe un errore dividersi su una candidatura così autorevole“, ha detto nel corso di un’intervista rilasciata ad Affari Italiani.
E ancora, ad appoggiare Calenda c’è Luciano Nobili, deputato di Italia Viva, è ancora più netto: “Al tavolo del centrosinistra convocato dal Pd romano mercoledì prossimo chiederemo che il centrosinistra accolga con grande favore l’eventuale candidatura di Calenda invece della malcelata ostilità che ho registrato in queste ore”, ha dichiarato a Tpi. Calenda, stando ai fatti, rischierebbe o di arrivare lui al ballottaggio ed estromettere il candidato PD e la sindaca Raggi, oppure di favorire indirettamente la prima cittadina facendo arrivare lei al secondo turno. Ma c’è ancora un’altra incognita. Se Calenda riuscisse ad arrivare al secondo turno battendo Virginia Raggi, è difficile che gli elettori del Movimento 5 Stelle voterebbero il candidato del centrosinistra. Così come non arriverebbero voti dai sostenitori dell’alleanza giallorossa, visti gli attacchi del leader di Azione al governo Conte.