Roberto Alessi duro scontro Sandra Milo : “Non sei responsabile”

Sandra Milo oggi è stata una degli ospiti di punta del programma di Storie Italiane dove ha raccontato come ancora oggi sia costretta a lavorare per poter aiutare i propri figli, non perché qualcuno la obblighi ma per senso del dovere.

L’attrice, dunque, ha voluto raccontare come lei nel corso della sua vita sia sempre stata al centro dell’attenzione mediatica per via delle sue vicende sentimentali e non solo. Oggi la Milo, ospite di Storie Italiane.

In particolar modo, ecco che durante la messa in onda del programma di Storie Italiane Sandra Milo ha avuto anche un accesso scambio di battute con Roberto Alessi, direttore di Novella 2000.

“Sono costretta a lavorare”

Questa è la dichiarazione che ha rilasciato Sandra Milo durante la messa in onda di Storie Italiane, condotto da Eleonora Daniele. L’attrice ha spiegato come nel corso della sua carriera come abbia continuato a essere impegnata sul set e vari progetti lavorati anche per me permettere loro di vivere la vita che lei aveva desiderato.

A intervenire è stato anche Roberto Alessi che a Sandra Milo:

“Però quando tu, Sandra, dici: ho una responsabilità verso i miei figli, io lavoro e quindi debbo aiutarli. No, alla tua età non hai più nessuna responsabilità verso i tuoi figli. Non puoi fare per scontato che tu hai l’obbligo e il dovere di lavorare per mantenerli. E a volte, i genitori posso aiutare i figli in maniera più determinante nel momento in cui decidono, dopo una certa età, di non aiutarli più”.

Sandra Milo in lacrime a Storie Italiane

Sandra Milo, successivamente, si è lasciata andare a un piccolo pianto pensando a come i suoi figli sono cresciuti senza la presenza del padre ma come il figlio Ciro, invece, sia invece una figura paterna molto presente.

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Nel sentire le parole di Roberto Alessi, Sandra Milo spiega come lei si è sempre sentita in dovere di essere sempre dalla parte dei figli e pronta ad aiutarli ogni volta che se ne presenti la necessità affermando: “Non è vero, le responsabilità non finiscono mai”.