L’ira dei due mafiosi verso Zimmardi che aveva pagato una cena in una trattoria del quartiere con dei soldi falsi. La condanna a morte.
L’indagine dei carabinieri che oggi ha portato al fermo di 20 tra boss, gregari ed estortori palermitani ha svelato anche gli autori di un tentato omicidio. Sono Marcello D’India e Giovanni Bronzino che, il 12 dicembre del 2018, con un coltello, cercarono di uccidere Giovanni Zimmardi, anche lui incaricato dal clan Borgo Vecchio di riscuotere il pizzo. Dietro l’aggressione ci sarebbe stata l’ira dei due mafiosi verso Zimmardi che aveva pagato una cena in una trattoria del quartiere con soldi falsi.
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Dall’inchiesta emerge il capillare controllo del territorio da parte dell’organizzazione mafiosa che continua a rivendicare una sorta di funzione sociale attraverso l’imposizione delle proprie decisioni per la risoluzione delle controversie più disparate: dai litigi familiari per motivi sentimentali, alle occupazioni abusive di case popolari, agli sfratti per affitti non pagati.
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