La seconda parte di Storie Italiane si concentra sulla polemica nata dopo l’esibizione di Vittoria Schisano, insieme al suo maestro Max De Angelis, a Ballando con le Stelle e che ha creato non poche polemiche nel programma condotto da Milly Carlucci.
La quarta puntata di Ballando con le Stelle ha aperto uno scenario su una nuova polemica nata dal litigio avvenuto in diretta tra Selvaggia Lucarelli e Vittoria Schisano, la quale ha fatto un percorso molto importante verso l’accettazione di sé e anche della sua sfera femminile facendo spazio a ‘Vittoria’.
Polemica a Ballando co le Stelle
Ebbene sì, una nuova puntata di Ballando con le Stelle ha lasciato posto a una polemica che riguarda la vita di Vittoria Schisano e l’attacco fatto da Selvaggia Lucarelli che avrebbe puntato appunto il dito contro l’attrice spiegando come l’attrice secondo lei non faccia altro che parlare sempre della sua storia e di un tema delicato come il percorso fatto da questa nella sua vita.
Nel vedere di nuovo il video tratto da Ballando con le Stelle ecco che Vittoria Schisano dichiara:
“Mi sanguinano le orecchie e ancora ci sto male, mi innervosisco quando sento tutta questa banalità. Io non penso di essere banale, e non penso di rimanere sempre allo stesso punto. È Selvaggia che vede sempre e solo le stesse cose”.
Vittoria Schisano a Storie Italiane
L’intervento di Vittoria Schisano è diretto poi a spiegare perché sia rimasta molto delusa dall’intervento fatto da Selvaggia Lucarelli durante la quarta puntata di Ballando con le Stelle.
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In particolar modo, la Schisano ha poi concluso il suo intervento nel seguente modo:
“Innanzitutto, io voglio essere giudicata per il ballo e non per una clip prima del ballo… e lei non lo sta facendo. Mi da un 7 politico giusto perché non può darmi meno, a differenza di altri miei colleghi che non ballano e hanno 10. Ma chiarito questo, se io sono a Ballando con le Stelle la mia presenza lì non si può ridurre a un balletto, perché io ho un dovere sociale e politico verso chi ci ascolta e devo dare un messaggio di speranza”.