Un 26enne afgano, richiedente asilo e ospite in una struttura di accoglienza di Pordenone è stato arrestato dopo una perquisizione.
Un orrore scoperto quasi per caso: un 26enne afgano, richiedente asilo e ospite in una struttura di accoglienza di Pordenone, è stato fermato oggi per strada e perquisito, poi arrestato in flagranza per illecita detenzione di sostanze stupefacenti e detenzione di ingente quantità di materiale a contenuto pedo-pornografico, oltre 2000 video, realizzato con sfruttamento sessuale di minori. Una tragedia senza fine per quei bambini di cui non si conosce l’identità. L’operazione è stata condotta dalla Squadra Volante della Questura di Pordenone.
Il ragazzo è stato preso grazie ad un banale servizio di controllo del territorio, gli agenti si sono insospettiti nel vedere il giovane allontanarsi velocemente in sella a una bici, gettando un bilancino digitale di precisione sul marciapiede. Hanno voluto capire meglio cosa stesse accadendo e lo hanno bloccato. Dopo una prima perquisizione gli sono stati trovati addosso 7,5 grammi di hashish destinati allo spaccio e diverse banconote di piccolo taglio. Da una verifica sullo smartphone del giovane, sottoposto a sequestro, i poliziotti hanno scoperto oltre 2000 file video a contenuto pedo-pornografico davvero terribili. Oggi il ragazzo è stato assicurato alla giustizia e dovrà giustificare la provenienza del materiale in suo possesso.
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Negli ultimi due anni il numero di rifugiati e richiedenti asilo è continuato a crescere e appare evidente che i movimenti migratori alle frontiere dell’Europa non abbiano ragione di arrestarsi nel prossimo futuro. A tale proposito, è condivisa l’idea che la gestione di questi movimenti e delle loro conseguenze politiche, sociali ed economiche, debba essere adeguatamente analizzata e affrontata. Il governo per il momento ha operato in modo confuso e in alcuni casi dannoso. Questo è il momento di prendere in mano la situazione e agire. La migrazione legale non rappresenta né un peso per la nostra società né un pericolo e le informazioni statistiche prodotte possono consentire di conoscere in modo adeguato questa difficile realtà ma occorre capire anche come regolamentare situazioni come quella appena descritta.