Elena Scaini ha ucciso il marito Stefano Giaron tra martedì e mercoledì scorsi, nella loro abitazione a Mantova. Entrambi erano rimasti senza lavoro dopo il lockdown. Diverse le liti prima dell’omicidio.
Alla fine, è arrivata la tanto attesa ma anche dolorosa confessione. Elena Scaini ha reso noti i motivi che l’hanno portata a uccidere il suo marito, Stefano Giaron. Un omicidio che è avvenuto a Mantova, nell’abitazione dei due coniugi, con ogni probabilità nella notte tra martedì e mercoledì. Elena Scaini, 53 anni, ha ucciso il marito di due anni più piccolo per poi tentare la fuga verso Zocca, località in provincia di Modena. Solo dopo essere arrivata in un bed and breakfast della cittadina emiliana, la donna ha lanciato l’allarme alle forze dell’ordine.
Ma non è passato molto tempo prima che Elena Scaini decidesse di autodenunciarsi per il delitto commesso poche ore prima. E così, una volta convocata dai carabinieri della stazione più vicina, la donna ha confessato tutto. Compreso il motivo principale che l’avrebbe indotta a commettere l’insano gesto ai danni del suo stesso marito. “Ho ammazzato mio marito perché temevo mi uccidesse“, ha detto agli inquirenti, piangendo. Va comunque detto che la situazione interna non era delle migliori, visto che Elena e il marito Stefano vivevano in condizioni tutt’altro che agevoli.
Entrambi, anche a causa del lockdown che ha tenuto tutti a casa per tre mesi, erano rimasti senza lavoro. Una condizione che ha peggiorato ancor di più i rapporti tra i coniugi, i quali inscenavano continue liti in casa. Una delle più furibonde è avvenuta nella giornata di Ferragosto, quando l’intervento della polizia fu decisivo per evitare guai peggiori. Finchè non giungiamo alla scorsa settimana, di preciso nella notte tra martedì e mercoledì scorso. Elena ha fatto fuori il marito, per poi inscenare una fuga che è però durata non più di un paio di giorni.
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Elena Scaini ha lanciato l’allarme dalla stanza che aveva affittato nel bed and breakfast di Zocca. Aveva denunciato la sua intenzione di togliersi la vita, tanto da mobilitare i carabinieri di Modena. Questi hanno subito allertato i colleghi che operano a Mantova, i quali sono riusciti ad accedere nell’appartamento dove, da due giorni, giaceva il cadavere di Stefano. I militari dell’arma hanno trovato, al fianco del corpo senza vita del 51enne, la madre di lui in evidente stato confusionale. Da lì in poi è arrivata anche la confessione dell’omicidio da parte di Elena.
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Elena, da qualche ora, si trova dietro le sbarre presso il carcere di Mantova. È in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario, dopo aver confessato di essere lei la carnefice del marito Stefano Giaron. Nel frattempo proseguono le ricerche dell’arma del delitto, anche se restano ancora pochi dubbi. Intanto è stata disposta l’autopsia sul corpo del 51enne rimasto ucciso sotto i colpi della moglie. Questa, insieme al tanto atteso interrogatorio di garanzia (entrambi previsti per domani) saranno decisivi ai fini delle indagini.
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