Don Marino resterà prete dopo lo scandalo: si dimette una fedele

Una comunità spaccata in due tra chi ha voluto Don Marino fuori dalla diocesi e chi lo piange oggi anche se ha vinto la causa. Dopo la riammissione del parroco ci sono state anche le improvvise dimissioni di una donna che lavorava all’asilo parrocchiale. A dieci mesi di distanza quella di don Marino Ruggero continua ad essere una storia carica di mistero. 

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Uno scandalo religioso, certo, ma anche una saga di paese.  Il sacerdote padovano rimarrà prete ma dovrà affrontare un percorso di recupero spirituale. Sono ripartire le tensioni e i veleni tra famiglie contrapposte, gli stessi veleni che lo scorso febbraio hanno portato pure a quattro denunce per la distribuzione anonima di volantini offensivi. Dopo mesi di indagine a carico dell’ex parroco don Marino Ruggero, accusato di aver violato «l’obbligo del celibato», il Tribunale Ecclesiastico ha spedito l’intero fascicolo al vescovo Cipolla che nei giorni scorsi ha emesso la sentenza definitiva:” Don Marino rimane prete ma dovrà compiere un cammino di formazione e un percorso di rivisitazione personale e spirituale“.La decisione porta a due conclusioni: la prima è che don Marino non è ritenuto totalmente innocente, la seconda è che le colpe non sono considerate così gravi da rimuovergli le cariche ecclesiastiche. In tanto ad Albignasego è tutti contro tutti. Il percorso di riabilitazione spirituale potrebbe durare alcuni anni e il luogo sarà stabilito dal vescovo. Don Marino si limita a inviare una frase sibillina su Whtasup: “Si può sapere come vincere, senza necessariamente vincere”. La citazione è di uno storico generale cinese, Sun Tzu. Il messaggio, però, si presta a tante interpretazioni.


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Tra le poche certezze, in questa storia ricca di colpi di scena, c’è l’uscita di scena di una donna amica di don Marino che lavorava nell’asilo parrocchiale.
Don Brusegan è il sacerdote che ha preso le redini della parrocchia nel momento più difficile e che ora è pronto per lasciare il posto dal primo novembre ad un’altra figura, don Cesare Contarini. “La comunità sta camminando con serietà e con le fatiche che vengono dopo questi eventi Le cicatrici restano e ci vorrà tempo, ma ho incontrato tante persone di buona volontà e il processo sarà portato fino in fondo da don Cesare”, aggiunge Don Brusegan.


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Il termometro dei difensori è dato dalla pagina Facebook “Don Marino ti aspettiamo” che conta 252 seguaci e commenti di questo tenore: “Visto che don Marino è stato graziato, anche se non ha fatto niente ed è solo cattiveria di gente gelosa, voglio esprimergli tutta la mia solidarietà e spero di rivederlo nella nostra parrocchia come parroco”. Una delle grandi organizzatrici delle manifestazioni a favore di don Marino aggiunge: “Continuiamo a sentirlo per una pizza o una birra in compagnia. È stato tutto un complotto contro un don scomodo perché dice quello che pensa. È stata un’ingiustizia e la parrocchia è distrutta. Non c’è più voglia di stare insieme, tanti bambini non vogliono più andare a catechismo”. Chi parla, però, chiede di restare anonima. Perché? “Le persone sono cattive e in passato quando ho difeso pubblicamente il don hanno fatto girare la voce che ero una sua amante. Io ho una famiglia”, aggiunge infine.

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