Cittadini-sentinella: per Speranza la movida si controlla con le segnalazioni

Domenica sera, 11 ottobre, il ministro della Salute Roberto Speranza ha anticipato alcune misure anti-Covid del nuovo Dpcm.

Cittadini-sentinella: per Speranza la movida si controlla con le segnalazioni
Roberto Speranza, ministro della Salute, in collegamento con lo studio di Che tempo che fa (Rai 3). Credit: Video Rai

“Aumenteremo i controlli, ci saranno segnalazioni. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, risponde alla domanda di Fabio Fazio, conduttore di Che tempo che fa – su Rai 3 – a proposito dei controlli sulla movida. L’intervista, andata in onda nella serata di domenica 11 ottobre, verteva sulle nuove misure per contenere i contagi da coronavirus che saranno presenti nel prossimo Dpcm.

Speranza: “È il momento di stringere le maglie”

Il ministro ha prima spiegato le motivazioni che stanno spingendo il governo a prendere queste decisioni. “Siamo a un cambio di fase. Dopo molte settimane in cui le misure che ha fatto il governo erano misure che tendevano ad allargare le maglie della rete che avevamo costruito durante il periodo più difficile – marzo, aprile – ora siamo costretti, sulla base di quello che sta avvenendo, a restringere le maglie, ha detto Speranza.

Quindi – ha continuato – il prossimo Dpcm, che discuteremo domani (oggi, lunedì 12 ottobre, ndr) con le regioni, che stiamo discutendo con il Cts in queste ore, avrà questo significato, cioè un cambio di marcia per provare a intervenire ancora con misure che sono non paragonabili a quelle che abbiamo vissuto in passato”. Nessun lockdown in vista, dunque, ma è importante che gli italiani rispettino le indicazioni fornite dal governo e dal Comitato tecnico scientifico. L’obiettivo è proprio “evitare di trovarci in situazioni più complicate da qui a qualche settimana”, ha sottolineato il ministro.

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Lo studio televisivo di Che tempo che fa, Rai 3. Credit: Rai Video

Stop alle attività non essenziali

Ma con quale criterio vengono prese le decisioni nel governo giallorosso? Lo ha spiegato ancora Speranza: “Proveremo a incidere su alcuni pezzi della vita delle persone che giudichiamo in questo momento non essenziali. Gli ambiti di fondamentale importanza – come la scuola, il lavoro – rimarranno attivi e non subiranno stop. Gli altri seguiranno il corso della curva dei contagi.

Un esempio? La movida. Ha detto il ministro della Salute: “Noi abbiamo fatto un investimento enorme sulle scuole perché pensiamo che le scuole siano qualcosa di davvero essenziale. E abbiamo investito soldi in mascherine, distanziamento, banchi, edilizia, e proviamo a tenere in sicurezza i nostri ragazzi durante l’orario scolastico. Se poi per caso avviene che fuori dall’orario scolastico c’è una festa, rischiamo sostanzialmente di vanificare tutto lo sforzo che abbiamo fatto per mettere in sicurezza i nostri ragazzi. Allora per fare una misura concreta io ho proposto che vengano vietate tutte le feste, per esempio. Le feste sono una cosa che in questo momento possiamo evitare”.

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Il post di Roberto Speranza, ministro della Salute, su Facebook. Credit: Roberto Speranza Facebook

Controlli e segnalazioni contro i party privati

Ma come si fanno a vietare le feste private? La questione è stata posta da Fazio. “Intanto quando c’è una norma, la norma va rispettata. Gli italiani hanno dimostrato in questi mesi di non avere bisogno di un carabiniere o di un poliziotto a controllarli personalmente. Chiaro è che aumenteremo anche i controlli, ci saranno segnalazioni. Io mi fido molto anche dei genitori del nostro Paese, nel momento in cui si dà un’indicazione di natura formale in un Dpcm, si pone un divieto, io sono convinto che la stragrande maggioranza delle persone seguirà l’indicazione che è stata data così come è avvenuto nei mesi più difficili. Noi lavoreremo con le forze della sicurezza per verificare che questa norma venga rispettata”, ha risposto il ministro.

In altre parole, vista l’impossibilità di controllare le abitazioni di tutti, i cittadini che rispettano le regole dovranno diventare sentinelle e denunciare il vicino di casa che organizza un party privato. In questo modo, secondo Speranza, si riuscirà a tenere a bada la curva dei contagi che nelle ultime settimane ha ricominciato impietosamente a salire.

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