Un’inchiesta del Corriere svela la setta che opera dal 1990 ed avrebbe sfruttato decine di bambine, ragazze e donne per sesso.
Orrore senza fine, oltre ogni immaginazione nella capitale economica del Paese: a Milano un’inchiesta scoperchia un insospettabile vaso di Pandora. Insospettabile per la clessidra del tempo che lo riporta così indietro, per gli attori in scena, per le conseguenze che ha mosso. La sconcertante storia, raccontata dal Corriere della Sera, si sviluppa in un condominio sul lato dei numeri dispari all’inizio di via Osoppo del capoluogo lombardo. Lì sotto gli occhi di tutti, negli anni ’90 nasceva una setta del sesso. A guidarla ci sarebbe stato un insospettabile, Gianni Maria Guidi, un uomo di 76 anni conosciuto nell’ambiente come il “Dottore” o anche come “Lui”. Gli adepti, secondo l’accusa, agivano in 12 covi, appartamenti o attività commerciali, sparsi per la città: qui individuavano le vittime, per lo più persone fragili e con problemi, e le spingevano ad entrare nel gruppo e poi ne abusavano ripetutamente.
Dall’attività investigativa, che la scorsa estate ha portato ad indagare 26 persone, sarebbe emerso che nella realtà quel gruppo sarebbe una setta clandestina che dal 1990 avrebbe circuito decine di bambine, ragazze e donne, provocando nelle vittime gravi problemi psichici oltre che una privazione delle loro libertà individuali. Delle vere e proprie schiave costrette a subire atti sessuali e non solo. Le donne, infatti, dovevano versare denaro all’organizzazione e cedere immobili alla stessa. Guidi sarebbe stato ai vertici di una piramide di una ben strutturata rete di complici impegnati nella ricerca nell’individuazione e nell’”arruolamento” di schiave che poi veniva sfruttate continuamente.
Leggi anche –> Bimbo di 18 mesi chiuso in gabbia con topi e serpenti
Leggi anche –> Aggressione gay in centro: choc alla scoperta dei colpevoli
Leggi anche –> Strage di Bologna, choc in aula: ecco chi sono i mandanti
Clicca qui e poi premi la stellina (Segui) per ricevere tantissime novità gratis da MeteoWeek
Le schiave del sesso a Milano dagli anni ’90
L’attività investigativi ha portato a molteplici perquisizioni che hanno fatto emergere un drammatico quadro accusatorio. Nella villa di Guidi, nel parco del Ticino, le vittime venivano portate con coercizione e convinte a sottoporsi a rituali che prevedevano svestizioni dinanzi a Guidi e ai complici. Questi ultimi, infine, approfittavano delle “schiave” per ore fino a stremarle.
La prima a raccontare alla polizia cosa stava accadendo è stata una giovane nel 2018. La denuncia ha portato ad una serie di perquisizioni a tappeto. Sono state sentiti molti testimoni: le vittime ad aver raccontato l’accaduto sono al momento dieci. Dal quadro esistenziale di Guidi non sarebbero emerse criticità come debiti, dipendenze e “frequentazioni”. Il profilo del “Dottore” è quello di un cittadino al di sopra di ogni sospetto. Gli inquilini del palazzo del centro di Milano dove risiede l’anziano, appaiono piuttosto scettici. Ora sta agli inquirenti capire se il 76enne è, o lo è stato, davvero il capo di una setta ed eventualmente sottoporlo a processo per reclamare giustizia per le giovani vittime.