Limitazioni dopo la risalita dei contagi, Boccia: “Non esclusi spostamenti tra regioni”

Possibili restrizioni in arrivo per gli spostamenti tra Regioni. Boccia: “Le limitazioni di spostamento tra le Regioni non possono essere escluse, non si può escludere nulla in questo momento”

Il ministro Francesco Boccia non esclude limitazioni agli spostamenti tra regioni – meteoweek.com

L’aumento di casi preoccupa il governo, in particolare il trend degli ultimi giorni che ha riportato la soglia appena sotto le 5000 positività giornaliere. E potrebbe non bastare l’obbligo di mascherina stabilito ovunque a livello nazionale. “Le limitazioni di spostamento tra le Regioni non possono essere escluse, non si può escludere nulla in questo momento. Dobbiamo difendere il lavoro e la salute a tutti i costi. La mobilità tra le Regioni deve essere salvaguardata, ma la situazione dovrà essere monitorata giorno per giorno. Appena c’è  una spia che si accende bisogna intervenire”.

Le parole arrivano direttamente da Francesco Boccia, ministro degli Affari Regionali, che successivamente ammorbidisce la posizione del governo. “Non escludere interventi in caso di aumenti dei contagi non significa chiudere, ma essere pronti a ogni intervento – ha precisato – Evitiamo di generare preoccupazioni. La priorità assoluta per il governo e per le Regioni è difendere lavoro e scuola. Oggi le reti sanitarie regionali funzionano bene per il lavoro congiunto di rafforzamento quotidiano fatto tra Stato e Regioni. In questi giorni convocheremo con il presidente Bonaccini la cabina di regia e fare il punto della situazione”.

Attesa per il nuovo dpcm che giungerà entro il 15 ottobre

Per il momento insomma non dovrebbero esserci chiusure dei confini regionali, ma l’esecutivo monitora attentamente la situazione. Potrebbero arrivare novità nel prossimo dpcm, che verrà varato sicuramente entro il prossimo 15 ottobre, data di scadenza delle misure al momento vigenti. Oltre alle possibili restrizioni sui mezzi pubblici, autobus e metropolitane, che negli ultimi giorni hanno viaggiato con una capienza spesso superiore all’80%, e alla possibile riduzione del limite massimo di partecipanti per feste private ed eventi pubblici, adesso si valuta anche di limitare gli spostamenti all’interno dei confini nazionali.

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“La risalita dei contagi era prevedibile – prosegue Boccia – Le terapie intensive sono state rafforzate e di questo dobbiamo essere soddisfatti. Questi sono numeri diversi rispetto a quelli di aprile, anche se il virus c’è e bisogna conviverci. Come governo non fissiamo nessuna asticella, ma evitiamo di generare allarmismi che in questo momento sono soltanto nocivi”.

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