Che fine ha fatto il virus in Cina? Turismo tornato ai livelli pre-Covid

La Cina continua a registrare contagi zero, e il turismo sembra essere tornato ai livelli pre-Covid. Nella settimana della festa nazionale, lunghe file di turisti in visita alle più importanti attrazioni del Paese.

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la grande quantità di turisti sulla Grande Muraglia – foto via CNN

La Cina sembra essersi rialzata. Lasciata per mesi in ginocchio a causa dell’epidemia di Covid-19 che ha poi colpito tutto il resto del mondo, il colosso asiatico ha sorprendentemente segnato anche oggi un “zero contagi“. E a battezzare questo grande traguardo sono le fiumaglie di persone che, approfittando dei bellissimi panorami autunnali, si ammassano a visitatre la Grande Muraglia, o ad ammirare i grattacieli di Pudong. Immagini, queste, trasmesse direttamente dalla televisione di Pechino, passando da tg in tg. Una ripresa, quella del turismo in Cina, che si contrappone alle condizioni in cui invece versa ancora la parte occidentale del globo.

Cina a zero contagi, la prova della Settimana d’Oro

Fino a ieri, in Cina si è celebrata la Settimana d’Oro, festa nazionale di otto giorni che celebra la fondazione della Repubblica popolare, e che quest’anno ha rappresentato una prova importantissima per tutto il Paese – ormai pronto a rialzarsi dalla pandemia di coronavirus. E infatti, i numeri ufficiali sul virus riportati sono rimasti bassi fin da questa primavera. Ci sono state alcune riacutizzazioni, con un nuovo focolaio a Pechino lo scorso giugno, ma per bloccare nuovi gravosi disagi sono state tempestivamente applicate misure di blocco e test di massa. Il risultato, è che il virus è stato questa volta sconfitto nel giro di poche settimane.

Con un quadro così incoraggiante, sono stati quindi tantissimi i turisti che si sono riversati nelle mete attrattive più importanti del Paese, in onore dei festeggiamenti nazionali. “Il popolo cinese ha potuto approfittare di una pausa di svago attesa da tanto, e in questi otto giorni tra il primo ottobre e ieri sono stati registrati 637 milioni di viaggi”, afferma il Ministero del Turismo di Pechino; e nonostante l’epidemia, quest’anno il flusso turistico ha rappresentato il 79% rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2019.

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turisti cinesi in fila per la visita della Yellow Crane Tower a Wuhan – foto via CNN

I dati raccolti in questo ultimo periodo stanno quindi inviando un chiaro segnale che il consumo interno, precedentemente e fortemente limitato dall’epidemia di coronavirus, ha finalmente ripreso fiato, e mostrano come l’economia cinese si stia rapidamente riprendendo dalla pandemia globale. “Questa ‘vendetta’ che si rivolge ai consumi riflette come l’economia cinese si sia quasi completamente ripresa dall’effetto [della] pandemia globale”, ha spiegato giovedì al Global Times Yu Miaojie, vice decano della National School of Development dell’Università di Pechino.


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Le celebrazioni della Settimana d’Oro, dunque, hanno funzionato come un test rischioso, sì, ma necessario a capire fino a che punto il Paese è pronto ora a rimettersi sui giusti binari. Del resto, ormai gli unici casi di Covid-19 entro i confini nazionali sono di “importazione” – tant’è che il governo continua a sconsigliare fortemente i viaggi all’estero. E le procedure di controllo sanitario sono estremamente rigorose, soprattutto per quanto riguarda gli arrivi in Cina – basti pensare che da questa primavera, in areoporto sono stati individuati tempestivamente ben 2.951 positivi.


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E se i controlli proseguono anche nelle città, gli stessi cittadini sono ancora estremamente vigili in merito alla situazione sanitaria, soprattutto in quei luoghi in cui il virus è circolato maggiormente o ha dato segni di riacutizzazioni improvvise. Chen Qianmei, 29enne originaria di Guangzhou, è volata a Shanghai martedì scorso, proprio in occasione della Settimana d’Oro. Intervistata dalla CNN ha fatto sapere di non essere affatto preoccupata per il virus, anche se continua comunque a prendere tutte le dovute precauzioni.
Penso che la Cina abbia (il virus) sotto controllo ormai“, ha riferito ai giornalisti. “Indosso la mascherina e porto con me delle salviettine imbevute di alcol per lavarmi le mani, soprattutto prima di mangiare – anche se a Shanghai, poche persone ora indossano le mascherine”.

I segnali di ottimismo vengono anche dal Partito-Stato, che forte degli incoraggianti numeri comunicati dalle sue metropoli, dichiara di aver finalmente messo a tacere l’epidemia. Ma rimangono ancora delle sfumature di scetticismo per quanto viene mostrato dall’esecutivo cinese – soprattutto davanti i riflettori esteri. Oltre al fatto che rimane ancora molto difficile effettuare i dovuti controlli e applicare le dovute misure sanitarie nelle regioni più rurali del Paese, potrebbe esserci la possibiltà che la stessa festa nazionale abbia rimessso in circolo il coronavirus. A tirare le somme saranno perciò i numeri delle prossime settimane.

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