Decisione drastica dell’Australia sul coronavirus: le frontiere interne ed esterne resteranno chiuse fino alla fine del 2021. Questo l’indirizzo politico voluto dal Governo presieduto da Scott Morrison, che non ha intenzione di aprire le frontiere a turisti e studenti
Chiuse le frontiere, l’Australia sceglie la linea drastica contro il coronavirus. Non sarà ammesso l’ingresso a turisti e studenti internazionali fino a quando non sarà sviluppato un vaccino sicuro ed efficace. E’ questo l’indirizzo politico voluto dal governo presieduto da Scott Morrison, che conferma anche l’impossibilità per chi è australiano di spostarsi per viaggi turistici. La chiusura delle frontiere vale sia in entrata che in uscita: l’Australia continuerà a vietare l’accesso a chi proviene dall’estero ed i suoi cittadini non potranno andare in vacanza fuori dai confini nazionali. L’Europa, da questo punto di vista, si è mostrata molto più flessibile, consentendo i viaggi al netto di controlli agli aeroporti e alle stazioni che consentissero di individuare le persone asintomatiche o febbricitanti attraverso i dispositivi di monitoraggio.
A confermare la decisione del Governo Morrison è stato il Ministro del Tesoro, Josh Frydenberg. “Il turismo internazionale resterà ampiamente chiuso fino alla fine dell’anno prossimo. Solo quando avremo un vaccino, si stima entro la fine del 2021, si potrà gradualmente allentare questa restrizione. Gli scenari di questa crisi sono imprevedibili, non c’è nulla di sicuro”.
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Una scelta che si tramuta in perdite sul fronte turismo
Al momento, l’Australia è riuscita a contenere molto bene la diffusione del Sars-CoV-2: i contagi accertati finora sono appena 27.182, con 897 morti. Nel paese però ci sono restrizioni anche per i viaggi interni, che resteranno in vigore almeno fino alla fine di quest’anno, anche se l’Australia occidentale ha già annunciato che non riaprirà i confini interni fino ad aprile 2021.
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La scelta drastica operata dal governo australiano giunge dando una continuità ai provvedimenti di questi mesi. Ma c’è un problema di fondo, che si riflette sull’economia. L’efficiente contenimento del virus fa da contraltare ad una crisi senza precedenti del settore del turismo, che in sei mesi, nella sola Australia, ha perso una cifra pari a 20 miliardi di euro.