Kamala Harris e Mike Pence hanno dato vita a un confronto piuttosto pacato, nei termini e nei toni. La vice di Joe Biden, però, ha vinto il punto ottenendo il 59% di gradimento da parte degli spettatori.
Il primo colpo lo mette a segno Kamala Harris, in quella che è la campagna elettorale degli “altri”. La candidata dei democratici ad assumere la vice-presidenza degli Stati Uniti ha portato a casa il punto. Mike Pence, almeno per il momento, è destinato a inseguire e anche con un discreto distacco dalla sua rivale. Anche perchè il verdetto degli americani che hanno assistito al primo duello mediatico tra i candidati parla chiaro. I sondaggi “istantanei” portano la Harris con una preferenza del 59% da parte degli spettatori, mentre Pence insegue a debita distanza.
Ma oltre al sondaggio fatto partire dalla Cnn, che ha trasmesso il dibattito, ce ne sono altri che favoriscono la candidata vice di Joe Biden. Secondo gli spettatori di Fox News, infatti, la Harris ha ottenuto il 53% di pareri favorevoli e il 40% dei contrari. Dall’altra parte Mike Pence porta a casa il 47% dei pareri favorevoli, ma anche il 48% di valutazioni opposte. In ogni caso, passando ai contenuti tirati fuori, di fronte alla platea contingentata nell’Università dello Utah i due candidati vice-presidenti non se le sono mandate a dire.
Anche se, a differenza del primo match tra Donald Trump e Joe Biden, non ci sono state uscite colorite da parte dei due contendenti. Da una parte Kamala Harris ha mantenuto la sua ottima presenza ed è stata anche forte nel confronto con Pence. Tanto da farsi sentire ogni volta che il rappresentante repubblicano cercava di interromperla nelle risposte al moderatore. Dall’altra parte, lo stesso Pence ha mantenuto un aplomb che il suo “capo” Trump ha perso in più di un’occasione. E anche quando una mosca ha fatto capolino sulla sua testa, Mike è rimasto impassibile.
Bravo è stato Pence ad aggirare le insidie rappresentate dalle domande fatte dai giornalisti. Come quelle legate alla pandemia, per la quale non si è soffermato sui dati attuali ma ha puntato fortemente sulle previsioni di Anthony Fauci per l’inizio del 2021. Tuttavia, il candidato vice-presidente dei repubblicani è stato fin troppo “leggero” sulla situazione attuale della Casa Bianca, diventata un focolaio a tutti gli effetti. E così come ha fatto Trump, anche Pence ha attaccato il Governo cinese, facendo capire che pagherà per i danni causati all’umanità.
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Tornando a Kamala Harris, la candidata a vice di Joe Biden ha attaccato, seppur con garbo, l’attuale presidente. Da parte sua c’era la voglia di portare alla luce il fallimento nella gestione di Donald Trump, soprattutto per quanto riguarda l’emergenza sanitaria. Ma c’erano anche altri aspetti che la Harris ha sfruttato per la sua invettiva contro il rivale del suo “capo” Biden. Si è parlato di un taglio delle tasse tutt’altro che agevole per i cittadini, ma anche della posizione ambigua nei confronti dei “neonazisti”. Kamala si è scagliata contro Trump anche per il negazionismo di fronte al cambiamento climatico e per i rapporti con la Russia.
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E poi i due candidati alla vice-presidenza si sono “spogliati” del ruolo al quale concorrono, parlando anche in prima persona. In particolare per quanto riguarda la nuova ondata di razzismo, che ha portato a diverse morti causate in buona parte dalla polizia. Pence in tal senso ha detto che “un conto sono le manifestazioni, altra cosa sono i disordini e le distruzioni che vanno stroncate“. La Harris ha replicato così: “Non accetto lezioni dal vice presidente. Qui sono l’unica che ha condotto inchieste importanti sulle violenze contro le donne e sulle banche“.