Donald Trump ha rifiutato di partecipare al dibattito virtuale contro l’avversario Biden per risolvere gli interrogativi degli elettori.
“Non perdo tempo in un dibattito virtuale”: secco e irremovibile Trump mette un punto definitivo alla questione. Aggiungendo: “Non sono contagioso, sto benissimo”. “Ho quasi interrotto” tutte le cure, salvo continuare a prendere gli steroidi. “Non è uno steroide pesante”, ha aggiunto. Nei giorni scorsi i medici del Walter Reed avevano detto che al presidente veniva somministrato un antinfiammatorio a base di steroidi, il desametasone.
La questione sicurezza ha un’importanza marginale, il dibattito virtuale non si terrà. “Non è così che funzionano i dibattiti”, ha insistito. “Stare dietro un computer è fare un dibattito? E poi ti possono ‘chiudere’ quando vogliono”. Quindi la stoccata alla commissione: “Non ce lo hanno neppure comunicato”, ha tuonato, “hanno chiamato due minuti fa ed è stato annunciato”, la Commissione “sta provando a proteggere Joe Biden“. “L’ho battuto al primo dibattito, l’ho battuto facilmente”. Il presidente ha aggiunto che si aspettava di “batterlo anche nel secondo dibattito”. La commissione aveva già esplorato formati alternativi per il dibattito della prossima settimana all’indomani del primo scontro tra Trump e Biden, dopo le troppe interruzioni da parte del presidente sia nei confronti del suo avversario che in quelli del moderatore Chris Wallace di Fox News.
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Non è tutto: Trump ha parlato a lungo anche del suo contagio e del periodo di malattie appena vissuto. “Penso sia stata una benedizione di Dio, una benedizione sotto mentite spoglie”: in un video postato su Twitter, ha definito cosi’ il suo contagio da Covid che lo ha portato a scoprire il Regeneron, un farmaco sperimentale che ora vuole promuovere gratis per tutti gli americani. “Ci sono molte aziende nella fase finale del vaccino, avremo il vaccino tra pochissimo tempo, penso prima delle elezioni. La Food and Drug Admistration sta agendo in fretta come non mai, abbiamo accelerato i tempi”. A questo punto c’è da chiedersi se queste ultime stranezze avranno un’influenza sulle scelte finali degli elettori che potrebbero sentirsi condizionati al momento della scelta del Presidente.
Il candidato democratico Joe Biden ha appena superato la soglia critica dei 270 grandi elettori necessaria per la vittoria alle elezioni presidenziali di novembre, secondo le previsioni elettorali della Cnn. Sulla base dei sondaggi, l’emittente classifica come “solidamente democratici” 17 Stati che pesano per 203 elettori, a cui si aggiungono nove Stati e distretti elettorali tendenti verso i democratici che portano in dote altri 87 voti. In totale si arriva a 290. Ora non ci resta che aspettare per scoprire gli esiti delle Presidenziali, sondaggi a parte.
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