Il capo del Governo britannico, fautore della Brexit, ha trattato con l’Unione Europea. Ci sarà l’impegno per trovare un accordo, ma non si esclude la fine del periodo di transizione senza un’intesa.
Torna a tenere banco la situazione che riguarda la Brexit. In particolare si lavora per gestire nel migliore dei modi i rapporti tra la Gran Bretagna e l’Unione Europea. Tanto che la giornata di ieri è stata quella in cui Boris Johnson ha riaperto le trattative con Bruxelles. Il primo ministro britannico è stato in stretto contatto con il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel. E a proposito della fine del periodo di transizione, in vista di una Brexit che diventerà definitiva nel giro di qualche mese, Johnson ha fatto capire che potrebbero non esserci le condizioni per proseguire.
In tal senso, il capo del partito conservatore ha fatto capire chiaramente la posizione della Gran Bretagna. Non è da escludere, dopo il lungo confronto con Charles Michel, che si arrivi al tanto temuto “no deal” tra le parti. Tutto sarà legato all’esito dei negoziati commerciali tra il Governo britannico e l’Unione Europea, con la Brexit sullo sfondo. A dare notizia dei contenuti salienti della conversazione tra Johnson e Michel è stato proprio l’ufficio stampa di Downing Street. Dunque il primo ministro britannico è stato ancora una volta chiaro nelle sue intenzioni.
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Non c’è la volontà di ammorbidire la propria posizione, e questo poteva essere già abbastanza chiaro. In fondo, dopo aver proposto una soluzione estrema come la Brexit, non c’è da stupirsi se Johnson proverà a uscire dalla fase di transizione senza un accordo con l’Unione Europea. In ogni caso, lo stesso capo del Governo britannico ha fatto capire che si impegnerà per garantire un accordo favorevole a entrambe le parti in causa. In ogni caso, è stato altrettanto chiaro nello svelare l’eventualità di una chiusura del periodo di transizione senza che si trovi un’intesa.
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Dal canto proprio, Charles Michel ha fatto capire chiaramente che “l’Unione Europea preferisce arrivare a un accordo, ma non a qualsiasi costo“. Attraverso i social network, il presidente del Consiglio Europeo ha svelato alcuni passaggi del suo confronto con Boris Johnson. E ha fatto capire chiaramente di aspettarsi che “ora il Regno Unito decida di calare le proprie carte sul tavolo”. Un altro passaggio fondamentale in tal senso sarà il vertice dei capi di Stato e di Governo Ue, in programma tra una settimana. Ma nel frattempo la data del 31 dicembre, quella della fine del periodo di transizione, si avvicina.