Torino, rapinatori pubblicano le foto della refurtiva su Instagram. Fermati.

La vittima, colpita con calci e pugni, ha fornito indicazioni utili ai carabinieri di Rivoli per identificare e fermare i responsabili.

Tre sedicenni rapinano un loro coetaneo ma postano la refurtiva sui social e vengono fermati
Baby gang agisce nella provincia di Torino. Fermati. MeteoWeek.com

Non solo le mezze stagioni non esistono più, come vuole la vulgata comune, ormai neanche più i furti sono più “come una volta”. Nella provincia di Torino tre ragazzi di sedici anni, per vantarsi del gesto compiuto, hanno pubblicato sui social le foto dello smartphone rubato ad un loro coetaneo nei pressi del cimitero di Rosta; ma è proprio grazie a quelle foto che i ragazzi si sono auto-denunciati ai carabinieri di Rivoli, senza saperlo.

LEGGI ANCHE – Torino, intossicata dal mosto cade nel tino: muore così una 48enne

L’aggressione è avvenuta lo scorso fine settimane, quando un 15enne residente nel torinese è stato prima accerchiato da un gruppo di tre sedicenni che dopo averlo spintonato e picchiato, preso a calci e pugni, gli hanno rubato gli indumenti che indossava tra cui, le scarpe, la felpa ed il cellulare. A mettere in fuga i tre balordi è stato un poliziotto in borghese che passava di lì. Soccorso e sottoposto ad accertamenti la vittima non ha riportato particolari lesioni e insieme al padre è riuscito a fornire indicazioni che hanno consentito ai carabinieri di identificare uno dei presunti responsabili.

Clicca qui e poi premi la stellina (Segui) per ricevere tantissime novità gratis da MeteoWeek

I carabinieri sono riusciti a risalire agli aggressori ed hanno trovato sul profilo Instagram di uno dei tre un selfie con la refurtiva in bella mostra. Successivamente è scattata la perquisizione a casa dei tre che ha permesso di recuperare la felpa, le scarpe, ma non lo smartphone del quindicenne, che era stato fatto sparire in precedenza per paura di essere beccati. La refurtiva recuperata è stata restituita al legittimo proprietario, mentre i tre minori sono stati fermati e accompagnati a casa in attesa dell’udienza di convalida innanzi all’Autorità Giudiziaria minorile al termine della quale è stata applicata la misura cautelare di permanenza in casa.

Gestione cookie