Basta ricevere una chiamata da un sedicente gestore di telefonia, che inganna il destinatario e gli parla di un improvviso rincaro della bolletta. Da qui la proposta di cambiare provider. Ma è tutta una truffa.
Tornano a campeggiare le truffe sul fronte della telefonia nel nostro Paese. Questa volta, nel mirino non ci sono solo gli anziani, ma tutte quelle persone stanche di pagare una cifra ritenuta troppo alta per le proprie tariffe, sia per il telefono fisso che per la telefonia mobile. E allora ecco che basta una telefonata per trarre in inganno il destinatario, facendogli capire che può trovare una soluzione migliore. Ma una soluzione migliore di fatto non c’è, visto che le sue situazioni contrattuali non sono cambiati rispetto al momento precedente allo squillo del telefono.
Succede dunque che un presunto operatore della compagnia di telefonia chiama il malcapitato utente. L’idea è molto chiara: far credere al destinatario della chiamata che le sue condizioni sono cambiate. Un aumento improvviso della tariffa di riferimento, per convincere il cliente a cambiare addirittura gestore. Anche perchè spesso, dietro al sedicente operatore della compagnia di telefonia, se ne cela uno che lavora per un’altra. E così l’idea è proprio quella di portare il malcapitato utente ad approdare come cliente di un’altra compagnia.
Tra le altre cose, in questo modo avviene anche un tentativo abusivo di carpire i dati personali dell’utente in questione. E per dare maggiore credibilità alla telefonata, l’operatore rivela che il cliente sarà richiamato da un altro consulente della Federconsumatori o dell’Unione Nazionale Consumatori. Proprio questa seconda telefonata servirà per rendere effettiva la truffa, in quanto vengono svelate le tariffe convenienti (o presunte tali) delle altre compagnie. E a dire la verità, le nuove tariffe hanno costi addirittura superiori rispetto a quella in vigore.
Ma chi si cela dietro a queste truffe nel campo della telefonia? Si tratta, nella maggior parte dei casi, di operatori che lavorano per call center che prendono in carico situazioni per più compagnie. In altri casi ci si trova davanti a vere e proprie società che lavorano per trovare clienti insoddisfatti, in base anche ai sondaggi delle compagnie. Si tratta di veri e propri “cacciatori di utenti”, che cercano i soggetti che ambiscono a cambiare qualcosa nel proprio contratto telefonico. Come, ad esempio, la prospettiva di cambiare utenza per ottenere maggiori vantaggi.
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E di fronte a questa nuova modalità di truffa, prova a scendere in campo la Federconsumatori. La telefonia è, insieme all’energia elettrica o gas, il settore più colpito da questo genere di manovre. Nei primi sette mesi del 2020, in base a un sondaggio, sono stati segnalati oltre 47mila tentativi di truffa. In tal senso sono state attivate ben 1.600 pratiche. Tanto che la stessa Federconsumatori fa capire che il numero delle pratiche avviate contro questo genere di azioni è molto alto. Di fatto, una su quattro riguarda proprio il trucchetto del cambio gestore.