Il 22enne era sprofondato in una crisi depressiva, certificata dai medici, dopo che aveva denunciato le presunte violenze sessuali per anni da un imprenditore locale
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Un 22enne originario del Senegal, che aveva denunciato violenze sessuali subite, si è tolto la vita in carcere a Brescia dove era arrivato venerdì. Era in detenzione domiciliare per fatti di droga e per non essersi presentato dai medici che lo avevano in cura. Il tribunale di sorveglianza di Brescia aveva aggravato la misura. Il 22enne era sprofondato in una crisi depressiva, certificata dai medici, dopo che aveva denunciato le presunte violenze sessuali subite per anni da un imprenditore locale che in cambio di rapporti offriva soldi e capi d’abbigliamento firmati. La Procura di Brescia stava per chiudere l’indagine a carico dell’uomo.