Marco Bianchi e i suoi “compagni di rissa” raccontano cosa accadde la notte della morte di Willy Monteiro Duarte.
«Tuum, un spinta, prima sono arrivate le mani, il calcio è arrivato dopo, ma il calcio sarà arrivato alle gambe» Marco Bianchi ha raccontato finalmente del calcio che ha portato via la vita a Willy Monteiro Duarte, cercando però di ridimensionare la sua posizione e scaricare la colpa sul resto della comitiva.
In particolare sull’altro protagonista della rissa, con minori responsabilità, è Francesco Belleggia, ai domiciliari. Ed è il suo racconto il più credibile. Quest’ultimo, però, è il testimone più creduto, la sua versione sembra la più attendibile: «Marco va subito diretto da Willy e gli tira un calcio frontale sul petto, Willy sbatte contro la macchina, gli rivà contro, però Marco comincia a menà e Gabriele mena l’altro amico».
La versione di Marco Bianchi non collima. Una narrazione che stride con tutte le testimonianze raccolte dal pm Luigi Paoletti. «Lui (Duarte dopo il calcio, ndr) si è alzato ed io ero presente», sostiene il 24enne. Perfino il fratello Gabriele, 26 anni, in questa circostanza lo smentisce. «L’ho visto cadere in ginocchio». Il 26enne, però, sottolinea di non aver individuato chi ha colpito Willy. Di sicuro, vicino alla vittima, secondo il più grande dei fratelli Bianchi, si trovava Francesco Belleggia. Gabriele non dice se l’amico, che adesso collabora con gli investigatori, abbia sferrato un colpo ma lo colloca vicino al luogo dove è morto Willy. Questo fatto non è da sottovalutare. «Non dico che cade a terra dopo l’intervento di Belleggia, dico che vicino a Willy c’era Belleggia». Il gip Giuseppe Boccarato tuttavia respinge la tesi di Gabriele. «Dalla narrazione che mi fa Zurma – sottolinea il magistrato – Belleggia non partecipa ai fatti ai danni di Willy». «Purtroppo non è assolutamente vero», ribatte Gabriele. C’è ancora molta confusione.
Leggi anche –> Willy Monteiro: dopo un mese, lo sfogo disperato della sorella
Leggi anche –> Willy, la lettera di ringraziamento della famiglia ai carabinieri
Leggi anche –> Omicidio Willy, tracce di sangue sui vestiti dei fratelli Bianchi
Come è morto Willy Monteiro Duarte?
Leggi anche –> Omicidio Willy, Fratelli Bianchi simbolo di un’Italia che vive a carico degli altri
Cosa accadde precisamente quella notte probabilmente non si saprà mai. Ciò che è certo è che Willy è arrivato a Colleferro intorno all’una di notte. Insieme a lui ci sono gli amici di Paliano, Marco, Samuele ed Emanuele. Quella notte però tira una brutta aria. I quattro amici non possono sapere che, dopo tante scorribbande a Velletri, quella notte a Colleferro c’è pure una banda in cerca di rissa. Ci sono i fratelli Gabriele e Marco Bianchi, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, tutti tra i 22 e i 26 anni. All’improvviso scoppia una rissa. Willy viene preso di mira, iniziano a menarlo. Si accaniscono su di lui per il colore della sua pelle e poi buio. solitudine, freddo. Morte.