Il governatore della Lombardia Attilio Fontana commenta il nuovo Dpcm sull’obbligo dell’utilizzo delle mascherine in Italia.
Mascherine obbligatorie, in tutta Italia, da domani. E’ questa la misura contenuta nel nuovo Dpcm che proroga lo Stato d’emergenza nel nostro Paese fino al 31 gennaio 2021. Niente chiusura di bar e di locali anticipata, quindi; ma l’uso dei dispositivi di protezione individuale sarà una misura non più opzionale. Una misura commentata da Attilio Fontana così. “La mascherina? La gente ormai senza anche obbligatorietà in via di massima la utilizza anche dove non ci sarebbe l’obbligo“, ha detto il Governatore della Lombardia. L’affermazione era in risposta all’affermazione del governatore ligure Toti che si è invece detto scettico sull’obbligatorietà universale dell’uso della mascherina.
Nel decreto legge, approvato questa mattina alla Camera, si limita inoltre il raggio d’azione degli enti regionali. “Avevamo chiesto di non farlo, non perché abbiamo intenzione di fare uso sconsidrato del nostro potere di ordinanza, ma perché riteniamo che in questa situazione sia sbagliato“, ha commentato il governatore ligure. A fargli eco, appunto, è stato Fontana ai microfoni dell’Ansa. “In questo periodo di problemi per la gestione delle reciproche competenze ce ne sono stati tanti – dice Fontana – per quello credo sia opportuno andate verso una più forte forma di autonomia in modo che si chiarisca chi fa che cosa.
La situazione in Lombardia
Ma qual è la situazione dei contagi, in Lombardia? A fronte di 16.020 tamponi effettuati, ieri sono stati 350 i nuovi positivi al Coronavirus; una percentuale pari al 2,1%. Di questi, 27 sono debolmente positivi; altri 4 sono stati rilevati a seguito di test sierologico. 40 sono quelli ricoverati in terapia intensiva, 320 quelli ricoverati negli altri reparti – con un incremento di 15 unità nelle ultime 24 ore. Nessun decesso, invece: i morti totali registrati dall’inizio dell’epidemia sono 16.973. I nuovi guariti e dimessi sono invece 373. Una situazione certamente meno tragica di quella dei mesi passati. Un vantaggio, ad esempio, potrebbe essere offerto dalla campagna contro l’influenza, che partirà subito dopo la prima metà di ottobre. La Regione Lombardia potrà contare su circa 3 milioni di vaccini anti-influenzali, di cui 2,5 milioni già acquistati. E’ inoltre in fase di aggiudicazione una ulteriore gara da 500mila dosi.