Il nuovo decreto sicurezza cancella le multe milionarie per le Ong e riporta in auge la protezione umanitaria. E c’è una norma ad hoc, scritta dopo l’omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro.
Le multe alle organizzazioni non governative vengono abolite, così come la confisca delle navi. Tornerà la protezione umanitaria e con essa un rafforzamento della protezione speciale. Sarà più breve l’attesa per ottenere la cittadinanza italiana sarà possibile tornare a svolgere lavori di utilità sociale. Queste, in estrema sintesi, sono alcune delle nuove norme che compongono il nuovo decreto sicurezza, messo per iscritto dal ministro dell’interno Lucia Lamorgese. E ora, per il testo che rimpiazza quello proposto da Matteo Salvini quasi due anni fa, arriva una conferma importante.
Il Consiglio dei Ministri ha dato il suo via libera per far proseguire l’iter al nuovo decreto sicurezza. La rilettura della bozza messa in atto dalla Lamorgese ha portato al semaforo vedere. Ora il testo potrà approdare in Parlamento, dove avverranno le due votazioni alla Camera e al Senato. Il passaggio successivo, prima che il decreto sicurezza diventi operativo a tutti gli effetti, sarà la firma apposta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa cambia rispetto al testo presentato dall’ex ministro Salvini.
In primis, come detto, ci sarà un trattamento diverso in tema di immigrazione e di accoglienza. Trattamento meno rigido nei confronti delle ong, con la cancellazione delle multe milionarie e lo stop alla confisca delle navi. Per quanto riguarda i soggetti che arriveranno in Italia torna la protezione umanitaria, fondamentale in caso di arrivo di persone che rischierebbero, nel proprio Paese, “trattamenti inumani o degradanti”. Mutano anche i permessi di soggiorno per motivi di lavoro. Si aggiungono anche quelli “per protezione speciale, per calamità, per residenza elettiva, per acquisto cittadinanza o apolidia, per attività sportiva, per lavoro di tipo artistico, per motivi religiosi, per assistenza minori“.
Per quanto riguarda gli incarichi per il ministro dell’interno, il nuovo decreto sicurezza porta alcune novità. Lucia Lamorgese – e chi arriverà dopo di lei – non avrà più specifiche competenze, che prima erano disciplinate dal codice di navigazione. Dunque l’eventuale divieto o la limitazione al transito delle navi tornerà nella giurisdizione del ministero delle infrastrutture. In ogni caso, quest’ultimo dovrà concertare le proprie decisioni con il Viminale e con il ministero della difesa. Anche se bisognerà sempre e comunque informare per primo il capo del Governo.
Si cambia anche dal punto di vista dei cosiddetti lavori socialmente utili. Questi tornano nel nuovo decreto sicurezza, in modo da consentire ai nuovi arrivati in difficoltà di svolgere mansioni di utilità sociale. Sul fronte dei cittadini italiani, invece, ci sarà un inasprimento del Daspo e arriva una nuova norma. Verrà comunemente chiamata “norma Willy“, in quanto è stata scritta dopo l’omicidio del 21enne a Colleferro. I questori avranno il potere di disporre il divieto di accesso a esercizi pubblici e locali per persone denunciate, negli ultimi tre anni, per reati commessi in occasione di gravi disordini.
Leggi anche -> Contagi in aumento, nuovo decreto in arrivo. “Ma bar e locali sono salvi”, dice Conte
Leggi anche -> Donald Trump lascerà l’ospedale tra qualche ora: “Non abbiate paura del Covid”
Le reazioni al via libera del nuovo decreto sicurezza sono entusiaste, soprattutto tra le forze di maggioranza. Il segretario dem Nicola Zingaretti scrive su Twitter che “i decreti propaganda/Salvini non ci sono più. Vogliamo un’Italia più umana e sicura. Un’Europa più protagonista“. Il ministro per il Sud Provenzano rincara la dose: “Stasera in Italia cade un muro. Ci abbiamo messo un po’, un po’ troppo, ma ora i cosiddetti decreti sicurezza di Salvini non esistono più. Anche le parole tornano al loro posto: migrazioni, protezione, accoglienza, legalità. Avanti ancora, verso un Paese con più diritti e più umanità“.
Chiude il giro il numero due del Pd, Andrea Orlando: “I decreti insicurezza di Salvini vanno in soffitta. Il Pd ripristina la civiltà e lo stato di diritto. Si cancella una vergogna e si riorganizza l’accoglienza per promuovere l’integrazione e garantire la sicurezza per tutti“.