E’ stato denunciato per epidemia colposa. Il cardiologo di Carpignano Salentino è stato denunciato da un paziente ma ne avrebbe contagiati diversi prima di essere ricoverato per Covid.
Un ‘dottore untore’, secondo l’ipotesi di reato, perché avrebbe trasmesso il virus a più pazienti dopo aver continuato le visite nonostante manifestasse da giorni problemi di respirazione, qualche linea di febbre e un forte raffreddore. E dopo una comunicazione con cui l’Asl aveva segnalato in procura la condotta del medico, un uomo aveva deciso di denunciare il medico. La visita risale al 16 luglio quando l’uomo si presentò in compagnia della figlia nello studio del cardiologo, nella frazione di Serrano, indossando precauzionalmente mascherine FFP2. In quell’occasione il medico, a detta del querelante, “non ha indossato i guanti né ha provveduto a igienizzare le mani prima di avviare il consulto. E soprattutto l’uomo non stava bene. aveva un forte raffreddore, come ammesso da lui stesso”. Nel corso della visita, prolungatasi per circa 40 minuti, si è verificato anche un contatto stretto con il medico. Dopo pochi giorni la ragazza ha ricevuto una telefonata dall’Asl con cui è stata informata che il cardiologo, nel frattempo arrivato in ospedale con difficoltà respiratorie e febbre, era risultato positivo al tampone del Covid-19.
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Trascura i sintomi e si reca nello studio
Figlia, padre e tutti gli altri familiari sono finiti in regime di sorveglianza domiciliare e hanno deciso di sottoporsi a test sierologici e a tamponi naso-faringei. Il 28 luglio l’Asl ha comunicato la positività dell’anziano. Peraltro, proprio in quei giorni, si sono diffuse le notizie di altri pazienti contagiati dopo aver avuto contatti con il cardiologo. È scattata così la denuncia contro il dottore che non avrebbe dovuto trascurare i sintomi che lamentava da giorni. Anche l’Asl aveva censurato il comportamento del medico sul piano deontologico. Nel caso del cardiologo, il dottore avrebbe continuato ad effettuare visite su visite innescando una catena di contagi arginata dall’Asl dopo un’attività di tracciamento dei contatti avuti dal cardiologo. Non è escluso che, nei prossimi giorni, possano confluire denunce in procura da parte di altri pazienti contagiati in estate.