Il premier Conte ha incontrato gli operai residenti a Castel Volturno, in provincia di Caserta. Venivano sfruttati in un cantiere del quartiere napoletano di Pianura. Un crollo ha travolto e ucciso Thomas Daniel, di appena 41 anni.
La giornata di ieri potrebbe aver assunto una connotazione storica. Sicuramente è stata una giornata bellissima per un gruppo di ragazzi ghanesi, che sono stati ricevuti in prima persona da Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio ha fornito a questi operai il permesso di soggiorno, dopo il terribile episodio avvenuto poco più di tre mesi fa. La morte di Thomas Daniel, loro connazionale di appena 41 anni, e di un altro operaio è ancora davanti ai loro occhi. Ora, per fortuna, la brutta parentesi si è chiusa con il dono gentilmente elargito dal capo del Governo.
Giuseppe Conte ha invitato a Palazzo Chigi gli operai, che vivono a Castel Volturno in provincia di Caserta. La loro, al di là del lutto che li ha colpiti, è un’altra brutta storia di sfruttamento sul luogo di lavoro. Stavano lavorando in un cantiera a Pianura, quartiere a Nord di Napoli, quando è successa la tragedia. Un crollo imprevisto di un costone di terra ha portato via i due operai, un ghanese e un italiano. Nel corso delle indagini, si è scoperto che Thomas Daniel e tre suoi connazionali stavano lavorando in maniera irregolare.
I permessi per motivi umanitari, che i tre avevano richiesto, erano tardati ad arrivare. Anche a causa dei decreti sicurezza firmati da Matteo Salvini, che a breve lasceranno il posto a quelli buttati giù dal ministro Lamorgese. Nel frattempo, il datore di lavoro dei tre operai irregolari aveva lasciato lavorare i ghanesi in nero, senza alcun tipo di tutela. Nel frattempo è avvenuta la tragedia, che ha portato alle indagini e alla scoperta di questa situazione lavorativa irregolare. Finchè non sono trascorsi questi tre mesi, prima della risoluzione voluta da Conte.
Quattro mesi dopo la morte dei due colleghi, sono arrivati i permessi di soggiorno per i tre impiegati irrgolari. Si tratta del 46enne Isaac Kwaku, del 21enne Donkor Prince e del 27enne Patrick Ameyaw. Insieme a loro, anche la moglie del ghanese morto Cinthia ha ottenuto il permesso, in quanto vedova e rimasta senza lavoro. La cerimonia ufficiale, come detto, si è svolta a Palazzo Chigi e ha scatenato tanta commozione tra i presenti. “Mi sento finalmente amata“, ha dichiarato Cinthia, visibilmente emozionata perchè finalmente si stava rendendo giustizia.
La cerimonia di consegna dei permessi di soggiorno si è svolta alla presenza di diverse autorità. Tra questi il parlamentare Sandro Ruotolo e alcune associazioni, come il Centro Sociale ex Canapificio guidato da Mimma D’Amico. “Abbiamo chiesto al premier – ha dichiarato quest’ultima – di trovare un provvedimento per rendere giustizia, anche in nome di Thomas, a quanti in questi due anni hanno perso il permesso di soggiorno umanitario a causa dei decreti sicurezza. In Italia si stima siano circa 100.000 uomini e donne con un radicamento sociale che vanno tutelati, duemila solo a Castel Volturno. Conte ha garantito che sarà sempre in ascolto per trovare una soluzione“.
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Nel corso dell’incontro, ha preso la parola anche Sandro Ruotolo, che si è rivolto direttamente al presidente del Consiglio. “Riponiamo fiducia nella sua umanità, perché è ora di superare l’orizzonte della legge Bossi fini che è la madre di tutti i problemi“, ha dichiarato l’ex giornalista. È intervenuto anche Antonio Casale, che ha rappresentato a Palazzo Chigi il Centro Fernandes: “Il presidente del Consiglio si è reso disponibile a farsi invitare a Castel Volturno, sarebbe importante per la nostra comunità“.