Lunedì 5 ottobre in Cdm si discutono le nuove misure restrittive da adottare per evitare l’aumento dei contagi da coronavirus.
Misure restrittive per giocare d’anticipo sul virus. Si svolge oggi, lunedì 5 ottobre, il Consiglio dei ministri in cui si discuterà la possibilità di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 gennaio. Martedì 6, invece, il ministro della Salute Roberto Speranza andrà a illustrare i nuovi provvedimenti in Parlamento. La pubblicazione in Gazzetta ufficiale dovrebbe essere mercoledì 7 ottobre.
Le nuove misure
La prospettiva non è un nuovo lockdown, che il governo vuole evitare a tutti i costi. L’obiettivo è attivare misure più stringenti per non mettere in difficoltà il sistema sanitario nazionale. Quali saranno i provvedimenti? Innanzitutto verrà appunto prorogato lo stato di emergenza: la data di fine si sposta dal 15 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021. Poi sarà esteso l’obbligo delle mascherine a tutta Italia per evitare che il virus circoli soprattutto in posti con assembramenti, come scuole e locali. Saranno rafforzati anche i controlli, con l’uso dei militari impegnati nella missione Strade Sicure. Oltretutto, stando a quanto appare dal governo, la linea dovrà essere nazionale, senza eccezioni regionali. Questo significa che non ci sarà autonomia, il governo lascerà alle Regioni solo la possibilità di inasprire ulteriormente le misure.
Le parole di Conte
A questo proposito il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un colloquio con Repubblica e Corriere della Sera da Assisi, ha sottolineato che la sua priorità è la salute dei cittadini e la loro sicurezza. Secondo il premier bisogna tenere “l’attenzione altissima”, avverte, continuando a seguire il principio della massima prudenza. Anche “rinunciando ad alcune libertà“. “Sin dall’inizio di questa emergenza – ha ricordato Conte – il governo ha seguito il metodo della massima precauzione. Siamo ancora in piena pandemia e il costante aumento dei contagi in tutta Italia, seppur ancora sotto controllo, ci impone di tenere l’attenzione altissima e di continuare a essere molto prudenti”.
Le parole di Casellati
Le nuove misure restrittive per arginare i contagi, i mini-lockdown in alcune città, la velocità con cui sta ricominciando a propagarsi il coronavirus, stanno spaventando non solo i cittadini ma anche la politica. Quella di maggioranza e quella di opposizione. Preoccupata, ad esempio, è la presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, che in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha lamentato la mancanza di chiarezza del governo nel prendere simili decisioni. “Occorre avere informazioni corrette, senza nascondere i risultati del Comitato tecnico”, ha detto la titolare di palazzo Giustiniani. E ha specificato: “Abbiamo bisogno di verità. Gli italiani sono stanchi di oscillare tra incertezze e paure, in una confusione continua di dati che impedisce tra l’altro di programmare il lavoro”.