Ieri la prima udienza del processo a Matteo Salvini. In una Catania blindata dalle fozre dell’ordine, la procura ha ribadito la richiesta di “non luogo a procedere”.
Inizia bene per Matteo Salvini il processo relativo all’accusa di sequestro di persona dei migranti a bordo della nave Gregoretti. La vicenda è relativa al periodo durante il quale il leader della Lega ricoprì il ruolo di Ministro dell’Interno: nel luglio del 2019, Salvini decise di bloccare la nave Gregoretti della Guardia costiera nel porto di Augusta, non autorizzando lo sbarco di oltre 130 migranti per diversi giorni. Per questo motivo il Tribunale dei ministri di Catania ha chiesto alla Giunta per le elezioni e l’immunità del Senato l’autorizzazione a procedere nei confronti del leader della Lega per il reato di sequestro di persona. Salvini si è difeso invocando la collegialità delle misure prese insieme al resto del governo di allora e sottolinenando il coinvolgimento di Palazzo Chigi e il ruolo dei ministeri dei Trasporti, della Difesa e degli Affari Esteri.
L’udienza di ieri è risultata essere favorevole a Matteo Salvini per due motivi principali: innanzitutto la Procura, che dovrebbe portare avanti l’accusa, sembra convinta che l’ex ministro non abbia commesso alcun reato. Lo aveva sostenuto nei mesi scorsi, l’ha ripetuto ieri: “non luogo a procedere”. In secondo luogo, sembra essere favorevole a Salvini la decisione del giudice di convocare, per le prossime udienze, il premier Conte, i ministri Di Maio e Lamorgese, gli ex ministri Trenta, Toninelli e Tria. La giornata è stata caratterizzata da tensioni nelle strade della città, con due manifestazioni – pro e contro Salvini – a contrapporsi in una Catania blindata. Nel video il report del nostro inviato.