Farmaci e cure specifiche per il presidente americano Trump. Dopo la positività al covid, gli è stato somministrato prima il Regeneron (cocktail di anticorpi sperimentale), poi il Remdesivir. Ancora riserbo sulle sue condizioni
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, contagiato dal Covid-19 e ricoverato con la febbre al Walter Reed National Medical Center di Washington ha ricevuto le prime cure rese pubbliche. Finora nel suo trattamento figura una singola dose di 8 grammi di un cocktail anticorpale sperimentale prodotto in laboratorio, il Regeneron (REGN-COV2), della Pharmaceuticals Inc. Secondo i risultati di uno studio pubblicato appena qualche giorno fa il farmaco può aiutare a trattare i pazienti affetti da coronavirus in genere al di fuori dell’ospedale riducendo i livelli della carica virale e i sintomi del virus.
Il medico personale del presidente Trump, il dottor Sean P. Conley, ha specificato in una lettera che l’infusione “si è conclusa senza incidenti” e che al presidente, oltre al Regeneron sono stati somministrati zinco, vitamina D, famotidine (il farmaco generico per il bruciore di stomaco), melatonina e un’aspirina al giorno.
I due farmaci sono tra loro compatibili e sono stati somministrati con la sequenza corretta, precisa Filippo Drago, professore ordinario di Farmacologia e direttore dell’Unità operativa di Farmacologia clinica al Policlinico di Catania. “Il primo farmaco, il cocktail di anticorpi REGN-COV2 agisce attaccando il virus mentre è in circolo ed è indicato in una fase precoce mentre il Remdesivir impedisce al virus di penetrare nelle cellule e di replicarsi.
Regeneron (REGN-COV2), prodotto di biotecnologie, è uno dei candidati più promettenti per curare Covid-19 insieme ad un altro trattamento con anticorpi sviluppato da Eli Lilly. Nello studio clinico in fase 1 su 275 pazienti contagiati con il Covid-19, coloro che averano ricevuto la terapia sperimentale Regeneron nella fase iniziale dell’infezione avevano livelli di virus più bassi nel sangue rispetto ai pazienti che avevano ricevuto un placebo. I loro sintomi si sono risolti in media da 6 a 8 giorni, rispetto ai 13 giorni di coloro che hanno ricevuto un placebo.
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Resta massimo riserbo sulle condizioni di salute del presidente americano, apparso comunque in buona salute in un video su Instagram. Ciò che appare evidente, tuttavia, è la sospensione della campagna elettorale che lo vede impegnato contro il candidato democratico Biden. Nell’entourage del presidente, la positività al covid viene vista come un ostacolo d’immagine e organizzativo nella (nuova) corsa alla Casa Bianca.
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