Csm: caso Palamara, utilizzabili intercettazioni

Captazioni serata hotel Champagne sono acquisibili come ‘prova’

Sono pienamente utilizzabili – nel procedimento disciplinare in corso davanti al Csm – le captazioni informatiche acquisite tramite il trojan inoculato nel cellulare di Luca Palamara che hanno registrato le conversazioni sul risiko delle nomine nella Procura di Roma nella serata tra l’8 e il 9 maggio 2019 svoltasi presso l’hotel romano Champagne, e alla quale hanno partecipato cinque consiglieri del Csm poi dimessisi, i politici Luca Lotti e Cosimo Ferri, e lo stesso Palamara, ex presidente dell’Anm. A decidere per l’utilizzabilità delle intercettazioni è stato il collegio disciplinare del Csm presieduto dal laico indicato dai M5s Fulvio Gigliotti. La difesa di Palamara si era opposta e riteneva non utilizzabili le captazione, aveva anche presentato in merito la consulenza del perito Fabio Milana. Il procedimento disciplinare si basa essenzialmente sulle intercettazioni e contesta le ‘nomine pilotate’ e anche il dossieraggio nei confronti di alcuni magistrati.


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La difesa di Luca Palamara – l’ex presidente dell’Anm sotto procedimento disciplinare davanti al Csm – si riserva di impugnare l’ordinanza con la quale il collegio, presieduto dal laico indicato da M5s Fulvio Gianotti, oggi ha dato il via libera all’utilizzabilità delle captazioni informatiche delle conversazioni avvenute tra l’8 e il 9 maggio 2029 all’hotel Champagne di Roma tra cinque consiglieri del Csm ora dimessisi, i politici Luca Lotti e Cosimo Ferri, e lo stesso Palamara e incentrate soprattutto sul ‘risiko’ delle nomine per la successione a Giuseppe Pignatone al vertice della Procura di Roma. Eventualmente, per impugnare il provvedimento, a quanto si è appreso, la difesa di Palamara dovrebbe aspettare la pubblicazione della sentenza disciplinare che lo riguarda e poi ricorrere davanti alle Sezioni Unite civili della Cassazione.

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