La gara in programma alle 18 di sabato non si giocherà dopo i 16 casi di Covid riscontrati nel gruppo squadra rossoblù. I club hanno deciso di seguire le norme Uefa: d’ora in avanti in campo se una squadra ha a disposizione 13 calciatori. Inoltre sarà possibile richiedere un solo rinvio in caso si riscontrino almeno 10 positivi.
Genoa-Torino, match valido per la terza giornata di Serie A in programma sabato 3 ottobre alle ore 18 allo stadio Ferraris non si giocherà. La causa? Il focolaio covid. Sono stati trovati 16 positivi tra giocatori e staff, l’ultimo è Mattia Destro nella squadra rossoblù. Lo ha ufficializzato la Lega con una nota. Il Consiglio straordinario della Lega Serie A ha inoltre previsto l’applicazione della norma Uefa: se una squadra ha 13 calciatori a disposizione compreso un portiere, la partita si giovherà. La squadra che non scenderà in campo subirà la sconfitta per 0-3 a tavolino. Il rinvio potrà essere richiesto una sola volta nell’arco della stagione. Nel caso di Genoa-Torino, il club rossoblù ha potuto usufruire di questa opportunità ottenendo il rinvio della gara. Intanto in mattinata l’Asl 3 di Genova aveva vietato l’allenamento ai calciatori del Genoa risultati negativi alla ai tamponi. A comunicarlo è lo stesso club rossoblù che aveva previsto una seduta alle 15 con 12 calciatori della prima squadra, divisi in due gruppi di massimo 6 persone. Al Genoa non è arrivato il documento che autorizza l’attività. I negativi sosterranno nuovi test e solo se i risultati saranno ancora negativi il gruppo potrà allenarsi nel tardo pomeriggio o al massimo venerdì mattina. Restano in isolamento invece i tesserati risultati positivi. Lo ha annunciato il presidente rossoblù Preziosi: “Ci sono tanti positivi nella nostra squadra, adesso ce né uno in più: anche Mattia Destro che ha una carica virale molto bassa. Sono molto preoccupato in generale per l’aria che c’è intorno al mondo, non solo nel calcio italiano”.
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“La negatività di ieri è una buona notizia ma ora entriamo nel vivo, dobbiamo conoscere i risultati attesi per domani e quelli di sabato per dare il via libera a Juventus-Napoli”. Lo sostiene Vincenzo Mirone, ordinario di urologia dell’Università Federico II di Napoli e medico scelto dal Napoli per coordinare il protocollo degli azzurri. “Sabato avremo una certezza precisa e affidabile e dovremo riflettere. Ci auguriamo che tutti siano negativi ma se avessimo due, tre giocatori positivi la mia opinione è che sarebbe un rischio giocare la partita. Qualche altro giocatore potrebbe incubare il virus e rischiamo che accada come al Genoa, che l’incubazione finisca la domenica e si sblocchi anche la contagiosità mentre le squadre vanno in campo. Sarebbe un rischio per i compagni e per la Juventus”,conclude così il medico della squadra che si dice preoccupato per i numeri riscontrati nel Genoa. Non è possibile abbassare la guardia o il rischio è di arrestare nuovamente tutte le partite.
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