Il dramma del Coronavirus continua a essere un nemico comune con cui si è coalizzo il mondo alla ricerca di un vaccino che ancora tarda ad arrivare. A commentare il fatto è stato Francesco Vecchi nella prima parte di Mattino Cinque.
Il servizio pubblico continua a concentrarsi in modo molto intenso su quelli che sono gli aggiornamenti da Coronavirus, soprattutto adesso che ad allarmare circa l’aumento dei contagi troviamo anche l’arrivo dell’influenza di stagione che potrebbe così indebolire i soggetti più a rischio.
Non a caso, ecco che oggi l’attenzione mediatica si concentra sulla diffusione dei vaccini per l’influenza di stagione per la quale potrebbero essere messe a disposizione per le farmacie in tutta Italia un numero molto limitato di vaccini, e per i quali verrà data priorità, comunque, alle fasce ritenute a rischio.
Vaccino Coronavirus
La nuova puntata di Mattino Cinque, quindi, comincia con il dibattito legato appunto al Coronavirus e al vaccino influenzale, che potrebbe dare così una protezione in più circa il contagio da Covid-19.
Non a caso, ecco che lo stesso conduttore Francesco Vecchi introduce l’argomento affermando: “Sarebbe stato importante organizzarsi, noi abbiamo sempre avuto un po’ questo problema”.
A raccontare come sta affrontato l’emergenza vaccini a Mattino Cinque è stato il dottor Formica, che gestisce una farmacia nel cuore di Torino: “Il vaccino non è ancora arrivato, ci sono delle richieste da parte dei pazienti che già da tempo ne richiedono l’utilizzo, ma al momento non è arrivato nulla. Al momento nessuno ne ha a disposizione, quindi per quanto si cerchi di approvvigionarcene non ci riusciamo”.
Il commento del virologo Bassetto
A intervenire in trasmissione a Mattino Cinque troviamo anche il dottore Matteo Bassetti, virologo al San Martino di Genova.
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Il virologo Bassetti, in videocollegamento con Francesco Vecchi, parlando appunto del tema vaccini dichiara:
“Io ho speso gli ultimi mesi a raccomandate su tutti i canali possibile che le persone si vaccinassero. Sono stato quasi un disco rotto, mi sono preso insulti da alcuni che dicevano che i vaccini non sono importanti e trovarsi adesso ai primi di ottobre con le farmacie che non ne hanno e complessivamente ci saranno 20milioni di vaccini, su 60milioni di persone… vuol dire che c’è stato qualcosa che non ha funzionato. La programmazione andava fatta diversamente”.