Sulla legge elettorale maggioranza e opposizione si dividono per il sistema da adottare: proporzionale o maggioritario?
Continua la discussione politica sulla riforma della nuova legge elettorale. A seguito della vittoria del Sì al Referendum costituzionale, maggioranza e opposizione hanno subito iniziato a scontrarsi su quale sistema adottare: proporzionale o maggioritario?
Alla luce delle decisioni che verranno prese la riforma della legge elettorale approderà nell’Aula della Camera il prossimo 26 ottobre per la discussione generale. I voti si terranno dal 27 ottobre, come deciso durante la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Cosa vuole la maggioranza
Il governo di centrosinistra, formato da Movimento 5 stelle, Partito democratico, Italia Viva e Liberi e uguali, propende per il sistema proporzionale e, stando a quanto dichiara Vito Crimi, reggente del M5s, durante la trasmissione L’Intervista (Skytg24), ha già trovato l’accordo.
L’idea del Movimento 5 stelle
“L’accordo sulla legge elettorale già c’è e c’era anche prima”, ha detto il leader politico. E ha continuato: “È un accordo sul proporzionale puro con il 5 per cento di sbarramento e rientrava nelle fasi iniziali dell’accordo di Governo. Noi stiamo ai patti, anche sulla legge elettorale. Forse qualcuno nella maggioranza sta rivedendo le sue posizioni ma noi contiamo sul rispetto dei fatti”.
L’idea del Partito democratico
Una cosa è certa: la soglia di sbarramento sarà al 5 per cento, non di meno. Lo ha confermato nel corso di una conferenza stampa dedicata alle riforme istituzionali anche Nicola Zingaretti, segretario del Pd, che l’ha definita “una proposta offerta agli altri partiti della maggioranza ed anche alle opposizioni, visto che Forza Italia e il presidente Berlusconi hanno dato la disponibilità e da parte di Salvini e Meloni non ci sono pregiudiziali”.
“Credo – ha continuato il presidente della Regione Lazio – che la soglia del 5 per cento sia non discutibile. Quel 5 per cento non è messo a caso, ma è il giusto correttivo di un proporzionale che dia stabilità al governo. Non è un numero figlio della casualità. Ma figlio del confronto politico. È una delle condizioni per andare avanti non ci sono margini di discussione”.
L’idea dell’opposizione
A smentire il segretario dem sulla mancanza di pregiudiziali ci ha pensato direttamente il portavoce della Lega, Matteo Salvini, intervistato dal direttore di Tgcom24 Paolo Liguori. “Renzi e Zingaretti – ha detto il leader del Carroccio – stanno facendo i conti per vedere cosa conviene loro: noi invece puntiamo a una legge elettorale che dia stabilità, penso alla legge regionale, al maggioritario: chi vince governa, il Paese ha bisogno di stabilità. Invece con la proporzionale è il caos. Se potessi avere la bacchetta magica farei dell’Italia una Repubblica federale e presidenziale”.