Il fotomontaggio che riguarda Alberto Cirio è stato ritrovato nella zona del centro sociale Askatasuna di Torino. Il governatore è ritratto nella celebre foto in cui Aldo Moro era stato immortalato durante il suo rapimento.
Un volantino a dir poco agghiacciante è stato intercettato per le strade di Torino. Il soggetto al quale è indirizzata questa immagine è Alberto Cirio, il governatore del Piemonte. Quest’ultimo è stato ritratto su un fotomontaggio, con la sua testa che prende il posto di quella di Aldo Moro. La foto è purtroppo una delle più celebri nella storia italiana dell’ultimo mezzo secolo. L’allora esponente della Democrazia Cristiana immortalato dai suoi sequestratori, mentre era in mano alle Brigate Rosse prima di essere ucciso in maniera brutale.
Il fatto di accostare Alberto Cirio ad Aldo Moro, specialmente in questa posa, è a dir poco agghiacciante. E la provenienza di questo volantino choc appare assai facile da risalire. Questa immagine, infatti, è stata ritrovata nella zona del centro sociale Askatasuna. Si tratta, per capirci, di quel gruppo di “attivisti” che da anni combattono contro la costruzione della Tav che porta da Torino a Lione. Come abbiamo detto, il volto del governatore del Piemonte è stato sovrapposto a quello di Moro, proprio nei momenti precedenti alla sua esecuzione.
Ovviamente sono partite le indagini per risalire alla matrice di questa opera, che è stata chiaramente sequestrata. A fare ancor più paura, specialmente in un momento del genere, è la frase che campeggia sopra al fotomontaggio. “I cosplayer che vogliamo“, si legge nel volantino che è stato trovato a Torino. Un modo come un altro per far capire che gli autori dell’opera vorrebbero che Cirio facesse la stessa fine di Aldo Moro. Anche perchè i cosplayer sono quei personaggi che, specialmente nelle fiere a tema, si travestono come i loro personaggi di fantasia preferiti.
Non si è fatta attendere la solidarietà da parte delle forze politiche, nei confronti di Alberto Cirio. In primis da parte dei colleghi di Forza Italia, il partito di riferimento per il governatore del Piemonte. Il capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini sostiene che Cirio sia stato “vittima di una spregevole e indegna intimidazione. La politica è dibattito, dissenso, confronto anche acceso, ma non può mai scadere in azioni indecenti e minacciose come quella di Torino. Forza Alberto, avanti, con più convinzione di prima“.
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La solidarietà nei confronti del presidente della regione piemontese è stata in ogni caso bilaterale. Anche il Partito Democratico, nella persona del deputato Enrico Borghi, ha espresso sdegno per le immagini che cirrcolano: “Il volantino che ritrae Alberto Cirio come Aldo Moro durante la sua prigionia nelle mani delle Brigate Rosse è ignobile e frutto di un atto che lascia sgomenti. Desidero esprimere la più ferma condanna degli autori e la vicinanza dei deputati democratici al presidente della Regione Piemonte, insieme all’auspicio che le forze inquirenti e di polizia facciano al più presto luce su questa vicenda“.
