Al centro della vicenda un vigilante 30enne e un cliente 60enne, entrambi incensurati, ora denunciati per i reati di minacce aggravate e porto d’armi e oggetti atti ad offendere. I due si sono resi protagonisti di un violento litigio in un negozio: un cliente si è rifiutato di sottoporsi alla misurazione della temperatura, creando un escalation di tensione con l’addetto alla vigilanza.
E’ quanto avvenuto a Modugno, in provincia di Bari: all’ingresso di un negozio un cliente si sarebbe rifiutato di lasciarsi misurare la temperatura, una misura in armonia con le norme anti-Covid. Il cliente avrebbe insultato l’addetto e avrebbe estratto un coltello. Da lì, la reazione dell’addetto, che munito di mazza da baseball si sarebbe predisposto alla rissa. A interrompere il tutto l’intervento dei carabinieri, allertati dal titolare del negozio e da altri clienti, un intervento che, fortunatamente, è riuscito ad evitare le ripercussioni violente di una rissa imminente. Il tutto, più nello specifico, sarebbe avvenuto nel parcheggio di Home Shopping, situato nella periferia di Modugno. I due, l’addetto alla vigilanza 30enne e il cliente 60enne, erano entrambi incensurati. Ora sono stati denunciati per minacce aggravate e porto di armi e oggetti atti ad offendere (anche se il coltello brandito dal cliente non è stato ancora trovato).
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I contorni della vicenda sembrano richiamare quanto avvenuto il 29 settembre a Porta Giulia, Cittadella, Mantova. Ma nella sostanza la vicenda presenta caratteri diversi: due gruppi di nigeriani si sono fronteggiati con spranghe, catene e bastoni. Il tutto sarebbe avvenuto intorno alle 20:30 all’esterno di un market etnico. All’arrivo della polizia, due persone erano già a terra: una di loro era ferita, l’altra teneva in mano una catena. I due avrebbero raccontato di essersi scontrati con un gruppo di connazionali armati di spranghe, una volta usciti dal market. Di fronte al rifiuto dei due di recarsi al 118, i militari decidono di portarli in questura. Proprio durante l’entrata in vettura uno dei due avrebbe iniziato a divincolarsi, ferendo in volto l’agente. A quel punto, l’arresto per violenza e lesioni. Sulla vicenda si è espressa anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese: “Solidarietà e vicinanza agli agenti della Polizia di Stato aggrediti a Cittadella. Ferma condanna di ogni atto di violenza nei riguardi di donne e uomini che, quotidianamente, svolgono il loro servizio, anche in contesti operativi molto complessi, per proteggere la sicurezza di tutti i cittadini”. A commentare anche una nota sindacale dell’Fsp Polizia di Stato: “Esprimiamo massima solidarietà ai colleghi, oggetto di una violenza insensata e gratuita rileviamo come si aggravi sempre più uno scenario non più sopportabile che solo fra gli operatori impegnati su strada vede un ferito ogni tre ore. Questo è uno dei principali motivi per cui scenderemo in piazza, il 14 a Roma, contro un sistema che si traduce in abusi continui perpetrati sulla pelle dei poliziotti”.
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