Situazione di stallo sulla questione di Autostrade per l’Italia, tra 10 giorni il Cdm per prendere una decisione.
Tempo scaduto. L’ultimatum lanciato dal governo una settimana fa, prima di decidere sulla revoca ad Atlantia, è scaduto mercoledì 30 settembre. Eppure il governo, guidato dal premier Giuseppe Conte, appare ancora indeciso sul da farsi.
Le parole di Conte
“Mi sembra – ha detto il presidente del Consiglio rispondendo alla domanda di un giornalista sulla trattativa con Autostrade per l’Italia – che ci sia uno stallo sulla questione di Autostrade per l’Italia. A questo punto il problema tornerà in Consiglio dei ministri, al primo Consiglio utile”.
“Abbiamo fatto una riunione tecnica di aggiornamento con i delegati del Governo che stanno seguendo la trattativa e mi sembra che ci sia uno stallo. A questo punto – ha concluso il premier – la questione torna nel primo Cdm utile per le valutazioni conseguenti. Non aggiungo altro, perché si tratta di una società quotata in Borsa”.
La lettera di Aspi
Che cosa succede ora
La società, quindi, sostiene che il governo non voglia più concludere l’accordo raggiunto durante l’estate. L’esecutivo, al contrario, sostiene che Aspi avrebbe modificato le condizioni che avevano portato a un accordo a luglio. A questo punto, la revoca sembra l’unica soluzione allo stallo creatosi tra la società privata e il governo. Il “primo consiglio dei ministri utile” di cui parla Conte sarà convocato entro 10 giorni: se nulla cambia sarà revoca, se invece arriverà una proposta, verrà valutata.