Vaticano, immobile Londra: gli indagati ora sono dieci

L’affaire sull’acquisto dell’immobile di Sloane Avenue da parte del Vaticano entra nel vivo. Tra i prelati iscritti al registro degli indagati c’è anche l’ex segretario di Stato Angelo Giovanni Becciu.

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In Vaticano c’è ancora molta tensione – meteoweek.com

Entra sempre più nel vivo una delle vicende che sta facendo tremare le pareti del Vaticano. Stiamo parlando dell’affare per l’acquisto dell’immobile di Sloane Avenue a Londra. La vicenda risale a oltre sei anni fa, e ora comprenderebbe un numero maggiore di soggetti finiti nel registro degli indagati. La compravendita è giunta ad aspetti decisamente bui, soprattutto dopo una serie di investimenti fallimentari fatti dagli indagati. In particolare l’ingresso al 45% del fondo Athena, per un costo per la Santa Sede che è ammontato a mezzo miliardo di euro.

E nel frattempo, come abbiamo già detto, è aumentato anche il numero di persone iscritte nel registro degli indagati. Sono diventati dieci, e tra questi ci sono alcuni nomi decisamente altisonanti. Si tratta del capo dell’Antiriciclaggio, Tommaso di Ruzza, e monsignor Alberto Perlasca, don Mauro Carlino. Troviamo anche l’ex segretario di Angelo Giovanni Becciu; Caterina Sansone, addetta di amministrazione della segreteria di Stato; Vincenzo Mauriello, minutante dell’ufficio del protocollo della Segreteria di Stato; Fabrizio Tirabassi, minutante dell’ufficio amministrativo della Segreteria di Stato.

A questi si aggiungono Raffaele Mincione e Gian Luigi Torzi, i finanzieri che hanno promosso l’operazione. Al centro delle indagini, condotte dai pubblici ministeri del tribunale di Roma, spuntano alcune pratiche illecite. In particolare è allo studio degli inquirenti tutta una serie di movimenti di denaro verso il Liechtenstein e Lussemburgo. Almeno per il momento, non è inserito nel registro degli indagati il cardinale Tarcisio Bertone. All’epoca dei fatti, era lui il segretario di Stato, ma finora non sono stati trovati elementi che lo inchiodano.

Angelo Giovanni Becciu – meteoweek.com

In ogni caso, si stanno svolgendo accertamenti a proposito dei passaggi precedenti all’acquisto dell’immobile da parte del Vaticano. L’indagine è giunta al secondo anno di svolgimento, anche se i problemi nella Santa Sede sono iniziate molto tempo prima. Si va anche più indietro rispetto al 2014, anno di acquisto dell’immobile londinese. Il cardinale Pell chiedeva conto di alcuni fondi che non erano a bilancio del Vaticano. Dopodichè arriva il turno di Mincione, che approda nella sede inglese della Credit Suisse, istituto bancario che gestisce circa 650 milioni in possesso alla segreteria di Stato.

L’affare si concretizza, come detto, nel 2014, grazie anche all’intercessione di Angelo Perlasca e Angelo Giovanni Becciu. I due erano rispettivamente responsabile dell’ufficio amministrativo e il suo sostituto. Così la Segreteria di Stato mette le mani sul 45% dell’immobile di Sloane Avenue, per mezzo del fondo Athena, gestito dalla Wrm di Mincione. Il denaro investito dal Vaticano ammonta a 147 milioni di euro, di cui 80 vanno nell’edificio e la restante parte in altre attività del fondo Athena. Nel frattempo, il cardinal Bertone non era più segretario di Stato, sostituito dal cardinale Parolin.

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Tante cose sono cambiate in questi sei anni. Angelo Giovanni Becciu era stato promosso alla Congregazione dei Santi, prima dello scandalo che lo ha colpito. Ed è arrivato anche un nuovo investimento a Londra, oltre all’edificio di Sloane Avenue che è stato acquisito totalmente dal Vaticano nel 2018. Questi investimenti poco chiari sono finiti anche tra le mani dei giudici dell’Alta Corte di Londra, che si pronuncerà a breve. Ci sarà un nuovo confronto tra i magistrati del Vaticano e Mincione, il tema è la regolarità dei contratti firmati nel 2013 per l’acquisto dell’immobile.

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