In Gran Bretagna il Governo ha deciso di varare aiuti per chiunque sia impossibilitato a lavorare a causa del Covid. Nel frattempo, per garantire un rispetto dell’isolamento domiciliare, arriva la super multa: chi non rispetterà l’isolamento sarà costretto a pagare fino a 10mila sterline.
In Gran Bretagna il Governo di Boris Johnson ha deciso di varare nuovi provvedimenti per la gestione dell’emergenza coronavirus: chi è costretto ad autoisolarsi ma ha un reddito basso o si trova impossibilitato a lavorare avrà diritto a 500 sterline. Non si tratta, però, dell’unico sussidio disposto dal Governo. Attualmente vige anche un assegno di disoccupazione, pari a 95 sterline a settimana, a cui potranno essere sommate le 500 sterline di cui prima, che potranno essere recepite solo dopo il 12 ottobre. Oltre a questa misura di incentivo al rispetto della quarantena, il Governo Johnson ha anche varato un deterrente: chiunque infranga l’isolamento domiciliare obbligatorio (imposto perché positivo o per essere entrato in contatto con persone positive) sarà oggetto di una maxi multa fino a 10mila sterline. Il premier Johnson sembra voler inserire queste nuove misure all’interno di un quadro ben preciso: in Gran Bretagna la catena di contagi prosegue e sempre più incalzanti si fanno le raccomandazioni a mantenere il distanziamento sociale, a rimanere a casa e ad adottare lo smart working.
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A commentare le misure anche la ministra dell’Interno Priti Patel, che afferma: “Non permetteremo a chi trasgredisce di mettere a rischio i progressi fatti grazie alla maggioranza (della popolazione) che rispetta le regole”. Fa eco il titolare della Sanità Matt Hancock, che ribadisce: il Governo potrebbe essere pronto a varare ulteriori misure. A presentare delle prime ipotesi sulle prossime mosse del Governo è il Times, che ipotizza un “lockdown dei contatti sociali” di due settimane esteso a gran parte dell’Inghilterra, che potrebbe riguardare anche pub e ristoranti. Questo permetterebbe di evitare un blocco più esteso di tutte le attività economiche, scuole e università. Intanto la situazione in Gran Bretagna preoccupa ancora, ma sembrano spuntare i primi sintomi di miglioramento: i contagi proseguono, ma la velocità di propagazione sembrerebbe in rallentamento. I contagi quotidiani sarebbero già scesi sotto quota 6.000 e l’ultima registrazione li attesterebbe a quota 4.000.
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